I pescatori dell’Emilia-Romagna potranno continuare a raccogliere e commercializzare le ‘venus gallina’, le vongole di mare, al di sotto del limite di 25 millimetri consentito dall’Unione europea.  Arriva infatti da Bruxelles la conferma che anche la Spagna – cui si applica già la misura europea – accetterà di prorogare per l’Italia ancora per un anno l’attuale accordo in scadenza il 31 dicembre 2019 e che, in questi giorni, aveva creato allarme tra i pescatori e le loro associazioni di categoria.

Oggi l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, ha ricevuto una sostanziale conferma alla proroga per tutto il 2020 nel corso dell’incontro con l’europarlamentare spagnola della Commissione Pesca, Clara Aguilera Garcia.

“La Spagna accetterà l’atto delegato- annuncia Caselli- che prevede ancora per un anno l’applicazione del regime transitorio attuale. Ma è fondamentale che i governi italiano e spagnolo si mettano subito al lavoro per trovare un accordo ed armonizzare la taglia delle vongole da pescare su tutto il territorio. Lunedì, quando incontrerò a Ferrara la ministra Bellanova, solleciterò l’intervento di Palazzo Chigi perché dobbiamo assolutamente scongiurare di ritrovarci, il prossimo anno, nella stessa condizione. Dobbiamo garantire lavoro e tranquillità ai nostri pescatori”.

“Occorre però dire subito due cose- prosegue Caselli-: la prima è che già da alcuni anni in Adriatico le vongole raggiungono i 22,5 millimetri, quindi una taglia inferiore a quella stabilita dall’Ue. La causa potrebbe essere dovuta a un cambiamento della situazione biologica o agli effetti del cambiamento climatico, ma questo è un dato di fatto confermato da studi autorevoli commissionati dalla Regione Emilia-Romagna”.

“Il secondo e fondamentale aspetto- afferma l’assessore- è che studi consolidati, tra cui quello del Cnr, hanno ormai assodato che le vongole si riproducono quando raggiungono i 16 millimetri e quindi la questione della taglia minima non mette assolutamente in discussione la riproduzione dei molluschi”.

L’assessore Caselli, in missione oggi e domani a Bruxelles, nel corso della mattina ha poi incontrato i deputati europei sul tema della politica agricola comunitaria. Da loro è venuta la sostanziale conferma del supporto alle modifiche della riforma della Pac che garantiscano il ruolo delle Regioni nella gestione dello sviluppo rurale per rispondere al meglio alle specificità e ai fabbisogni dei diversi territori e agricolture regionali in un quadro di regole e obiettivi comuni europei. È stato inoltre sottolineato il fondamentale ruolo che l’agricoltura può giocare nelle politiche di contrasto al cambiamento climatico e la necessità di mettere in campo misure di sostegno per l’adattamento. Ribadita anche la necessità di garantire adeguate risorse alla Pac e in particolare allo Sviluppo rurale senza intaccare i livelli dell’attuale programmazione.

Dal canto loro, e Regioni chiedono con forza di restare Autorità di gestione dello Sviluppo rurale e di avere interlocuzione diretta con La Commissione Europea, com’è stato fino ad ora, per non perdere efficacia e rapidità delle decisioni.