Potenziare la rete di ascolto e la rete di protezione per le vittime di violenza.  E’ l’obiettivo della Regione Emilia-Romagna, con un nuovo bando da 1 milione di euro, per contrastare le discriminazioni e la violenza di genere e favorire una cultura della parità uomo-donna. Un’attenzione particolare sarà data a progetti, iniziative e manifestazioni che si realizzeranno nel 2020 nei comuni montani, generalmente più isolati e meno accessibili per il personale specializzato.

“Continua con determinazione l’azione regionale nella lotta contro la violenza e le discriminazioni di genere – dichiara l’assessora regionale alle pari opportunità, Emma Petitti -. Dopo il recente bando da 470 mila euro per l’apertura di nuovi centri antiviolenza, sportelli e case rifugio, con questo ulteriore finanziamento vogliamo potenziare la nostra rete di protezione, prevenzione e ascolto attraverso il sostegno e la valorizzazione delle attività promosse dagli enti locali e dal mondo dell’associazionismo. Il loro impegno quotidiano nel contrastare il fenomeno della violenza e di vicinanza alle vittime è fondamentale e per questo dobbiamo garantire loro anche le giuste risorse per concretizzare i progetti. Il lavoro di squadra, in sinergia, è la carta per vincere le sfide più difficili. In questi anni abbiamo fatto passi avanti di cui andare fieri, ma vogliamo fare di più. Con questo bando vogliamo valorizzare in particolare i progetti nelle zone montane per permettere a tutte le donne di avere dei riferimenti vicini e far sì che non si sentano abbandonate nel loro percorso”.

Domande e criteri

La domanda per accedere al bando può essere presentata da Enti locali, in forma singola o associata, da Associazioni di promozione sociale, Organizzazioni di volontariato iscritte e Onlus. Le iniziative devono riguardare la promozione ed il conseguimento delle pari opportunità e il contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere ed essere realizzate nel territorio regionale. In particolare avranno la priorità i progetti dei Comuni dell’area appenninica e dell’area del basso ferrarese per favorire una loro piena integrazione nel circuito regionale.

Ciascun soggetto può presentare un progetto in qualità di capofila ed essere partner al massimo in un altro progetto. Ciascun soggetto che non sia capofila può essere partner in non più di 2 progetti.

La domanda dovrà essere inviata entro il 06 dicembre 2019 alla Regione Emilia-Romagna mediante posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo di posta certificata segrsvilsoc@postacert.regione.emilia-romagna.it.

La deliberaè on line.