L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena aderisce, il 14 novembre 2019, alla Giornata Mondiale del Diabete, un evento istituito nel 1991 dalla International Diabetes Federation (IDF) e dalla World Health Organization (OMS) allo scopo di sensibilizzare e informare il cittadino sul diabete. Da domenica 10 novembre, grazie al Comune di Modena assessorato alle Politiche sociali e ad Hera Luce, la Fontana dei due Fiumi di largo Garibaldi è illuminata di luce blu, colore simbolo del diabete, e resterà in tal modo illuminata fino a giovedì 14 novembre.

Nella giornata di sabato 16 novembre, dalle 9 alle 18, presso la Galleria del Centro commerciale i Gelsi, in via Vignolese a Modena, l’Associazione Giovani Diabetici (AGD) di Modena ha organizzato, con il sostegno di Coop Alleanza 3.0, l’evento di sensibilizzazione “Diabete: proteggi la tua famiglia”, cui parteciperanno gli operatori sanitari dell’Ambulatorio di Diabetologia Pediatrica del Policlinico di Modena.
Anche quest’anno la Pediatria del Policlinico, con gli operatori sanitari dell’Ambulatorio di Diabetologia Pediatrica aderisce alla campagna dal tema “Famiglia e Diabete” che ha lo scopo di aumentare la consapevolezza dell’impatto socio-sanitario che la malattia ha sulla famiglia e di promuovere il ruolo della famiglia nella gestione, nella cura e nella prevenzione delle complicanze acute e croniche legate al diabete nonché all’educazione.

Nella postazione informativa dei “Gelsi”, infatti, saranno presenti i volontari di AGD e gli operatori sanitari dell’Ambulatorio di Diabetologia Pediatrica; si potranno effettuare gratuitamente la determinazione della glicemia con stick, la valutazione dei rischi di sviluppare il diabete di tipo 2, nonché ricevere materiale informativo sulla prevenzione del diabete di tipo 2 e della chetoacidosi all’esordio del diabete tipo 1.

“Il diabete rappresenta una pandemia – spiega la prof.ssa Barbara Predieri, pediatra del Policlinico di Modena e referente dell’Ambulatorio di Diabetologia Pediatrica – sia per il continuo aumento delle persone che ne sono affette e per le ingenti risorse che la malattia implica in termini di costi sia diretti che indiretti, con importanti ripercussioni anche sulla qualità di vita delle persone con diabete e delle loro famiglie. A livello mondiale, più di un milione di bambini ha il diabete, mentre i nuovi esordi all’anno di malattia sono più di 130.000 e  90.000 bambini con diabete vivono in condizioni di povertà”.

In età pediatrica circa il 93% dei casi è rappresentato dal diabete tipo 1, che necessita della insostituibile terapia con insulina sottocute, mentre il 6% dei casi è rappresentato da forme più rare monogeniche e, nella nostra realtà, solo l’1-2% dei casi è rappresentato dal diabete tipo 2, spesso associato ad obesità e/o sovrappeso. Negli adulti la distribuzione di frequenza si inverte, con l’83% dei casi di tipo 2 ed il 10% di tipo 1. “Con questa campagna vogliamo, quindi, fare informazione sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce del diabete e sempre ricordare che anche i bambini e gli adolescenti possono avere il diabete”. Ha aggiunto la professoressa Predieri.

“Il diabete tipo 1 – continua il prof. Lorenzo Iughetti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria del Policlinico di Modena – è una malattia cronica di natura autoimmune con un’incidenza nella popolazione italiana 0-14 anni pari a circa 13 casi/100.000/anno. Il soggetto che ne è affetto non è più in grado di produrre insulina in quanto le cellule del pancreas, deputate a questa produzione, vengono distrutte a causa di un meccanismo anticorpale specifico. Ne consegue un aumento dei livelli di glucosio nel sangue associato alla comparsa di sintomi clinici specifici quali l’urinare ed il bere più del solito, la perdita di peso e la mancanza di energia. Purtroppo, non è possibile prevenire il diabete tipo 1, ma con il riconoscimento precoce dei sintomi si può prevenire l’esordio in chetoacidosi che, se si manifesta, può mettere a rischio la vita dei nostri bambini. Per quanto riguarda il diabete tipo 2, noi non ci dovremmo trovare di fronte a questa malattia, in quanto può essere prevenuta seguendo uno stile di vita corretto (alimentazione ed esercizio fisico) nell’ottica di controllare l’obesità ed il sovrappeso, fenomeno che risulta dilagante a livello mondiale. Ogni anno, alla nostra Pediatria, che rappresenta il centro HUB per il diabete in età evolutiva per Modena e Provincia, ci occupiamo di circa 25 nuovi esordi di diabete tipo 1 e ad oggi, l’Ambulatorio di Diabetologia Pediatrica, con il suo team multidisciplinare (pediatri diabetologi, infermieri, dietiste, psicologa) segue circa 250 bambini ed adolescenti affetti da diabete”.

“I familiari e tutte le persone che trascorrono molto tempo con i bambini e gli adolescenti, penso per esempio agli insegnanti, agli allenatori sportivi – conclude la prof.ssa Predieri – dovrebbero essere formati per riconoscere i segni clinici suggestivi di un iniziale scompenso glicemico in modo da permettere una tempestiva valutazione medica. Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare anche su questi obiettivi formativi, in stretta collaborazione con l’Azienda Usl di Modena, con la quale sono stati approntati specifici percorsi di transizione di presa in carico del paziente diabetico adolescente, dal centro pediatrico a quello dell’adulto, le Istituzioni Scolastiche e l’AGD di Modena. Vorrei ringraziare la Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, l’assessorato Welfare del Comune di Modena e l’AGD di Modena per il contributo nell’organizzazione delle iniziative di sensibilizzazione a carattere locale”.