Con riferimento all’episodio avvenuto nei giorni scorsi ad Arceto e riportato da alcuni organi di stampa locale (un autobus in servizio sulla linea Rubiera-Scandiano è stato fermato dalla Polizia Stradale perché sarebbe risultato con numero di passeggeri a bordo superiore al consentito), SETA ritiene opportuno precisare l’esatta dinamica dei fatti e porre all’attenzione della cittadinanza le procedure e le direttive aziendali che regolano il servizio di trasporto pubblico, al fine di chiarire ruoli e responsabilità di tutti i soggetti coinvolti.

“Il mezzo in questione era stato inviato dalla Sala Operativa di SETA in località Cà De Caroli, per sostituire un altro bus (in gestione all’azienda subaffidataria TEA) che stava effettuando la corsa ma si è dovuto fermare per un’avaria. Il mezzo sostitutivo, una volta raggiunta Cà De Caroli e caricati i passeggeri del mezzo in avaria, ripartiva in direzione Rubiera. Ad Arceto l’autista constatava la presenza in fermata di circa 10 utenti, ma non avendo più disponibilità di posti a bordo ha richiesto alla Sala Operativa di SETA l’invio di un ulteriore autobus. In prossimità della fermata era presente una pattuglia della Polizia Stradale, che ha fermato il mezzo ed ha contestato all’autista diverse infrazioni: mancato utilizzo della cintura di sicurezza del posto guida; limitazione alla visibilità del conducente dovuta a utenti in piedi a ridosso del parabrezza; assenza della cassetta di primo soccorso; malfunzionamento di alcune cinture di sicurezza dei posti passeggeri.

Non è stato contestato alcun sovraccarico, tant’è che nei verbali emessi dagli agenti di P.S. si legge testualmente: “il conducente non faceva salire ulteriori 10 studenti onde evitare il sovrannumero”. Così facendo l’autista ha agito correttamente, richiedendo l’invio di un mezzo di supporto come previsto dalla procedura di SETA. Delle 4 infrazioni contestate, una soltanto (malfunzionamento delle cinture di sicurezza dei posti passeggeri) può essere addebitata all’azienda, mentre le altre sono di esclusiva responsabilità dell’autista. Si fa presente che:

  • Indossare la cintura di sicurezza durante il servizio (sui mezzi nei quali è prevista dal certificato di omologazione) è un obbligo prescritto dal Codice della Strada, non derogabile dall’azienda e di assoluta importanza per garantire la sicurezza dei lavoratori.
  • E’ precisa responsabilità dell’autista controllare ed integrare le dotazioni di bordo sui mezzi (estintore, cassetta primo soccorso, triangolo, ecc.) prima della partenza, ed eventualmente segnalare anomalie o mancanze.
  • Altrettanto dicasi per quanto riguarda la gestione del carico/scarico degli utenti a bordo, del controllo costante sulla capienza del mezzo nonché del mantenimento della corretta visibilità dal posto guida.

Dispiace constatare che tale episodio sia stato strumentalizzato, nell’improvvido tentativo di addebitare a Seta responsabilità esclusivamente personali di singoli operatori (peraltro in servizio da molti anni e dal curriculum impeccabile, se si esclude questo episodio frutto dell’urgenza del momento e della determinazione a svolgere tempestivamente il proprio compito). SETA conferma che garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti rappresenta la priorità del suo operato: in questa direzione vanno tutte le direttive aziendali e le procedure definite per il corretto e sicuro svolgimento del servizio.

Per quanto attiene al problema più generale dell’affollamento sui mezzi, ricordiamo che la situazione su ogni direttrice viene costantemente monitorata: qualora emergano criticità strutturali, SETA e l’Agenzia per la Mobilità si attivano congiuntamente per predisporre ed applicare i possibili correttivi. A tal proposito, sottolineiamo che alcune modifiche sono già state introdotte (su 8 linee extraurbane) a partire dallo scorso 4 novembre; ulteriori migliorie (attivazione di corse supplementari, utilizzo di mezzi più capienti, rimodulazioni di orari) sono attualmente allo studio e potranno essere attivate dal mese di dicembre. A tal proposito, si segnala che tra la fine dell’anno e l’inizio del 2020 SETA introdurrà in servizio nel bacino provinciale di Reggio Emilia ben 14 nuovi autobus extraurbani, di cui 2 (novità assoluta per la rete reggiana del trasporto pubblico) con una capacità di carico di ben 126 passeggeri”.