Dopo l’ondata di maltempo della notte tra sabato e domenica, caratterizzato da forte vento, piogge e nevicate, proseguono senza sosta le attività dei tecnici del Gruppo Hera per ripristinare la completa regolarità dei servizi.

Nella zona appenninica rimangono ancora alcuni disagi nella fornitura di energia elettrica, in particolare a Fiumalbo, Pievepelago e Fanano, tuttavia dall’inizio degli interventi i tecnici di Inrete hanno ridato corrente ad oltre diecimila utenze e i lavori proseguiranno senza sosta fino al completo ripristino del servizio. Ad esempio, la casa di ricovero per disabili di Acquaria a Montecreto è stata rialimentata e può ora tornare alla sua piena funzionalità.

Già dalle prime manifestazioni di disagi i tecnici di Inrete, la società del Gruppo Hera che gestisce la distribuzione del gas naturale e dell’energia elettrica, ispezionano le linee alla ricerca dei punti esatti in cui intervenire nelle aree boscose del territorio: nella quasi totalità dei casi, infatti, i guasti registrati sono stati dovuti a rami o piante che, per le condizioni meteo e per il peso della neve, si sono spezzati o piegati, danneggiando i cavi della media tensione.

Questo avviene nonostante i consistenti interventi di riduzione e sfrondamento della vegetazione dai corridoi di rispetto delle linee, regolarmente effettuati da Inrete, che con continuità nel corso degli anni e delle stagioni in questa zona ha investito in maniera cospicua per tali operazioni. Si precisa infatti che ad interferire con le linee elettriche sono tipicamente le piante poste oltre alle fasce di rispetto, ma più alte della distanza che le separa dalle linee, sulle quali Inrete non è autorizzata a intervenire nel corso dei regolari interventi di pulizia delle aree ai lati dei cavi.

E sebbene l’infrastruttura elettrica di Inrete sia all’avanguardia e altamente automatizzata, così da consentire la gestione della maggior parte delle interruzioni da remoto e in tempi strettissimi, per risolvere i guasti causati dalla caduta delle piante è necessario che una squadra di tecnici specializzati individui il punto esatto e si rechi fisicamente sul posto per eseguire le manovre necessarie al ripristino della rete. Operazione resa peraltro più complicata dal fatto che spesso i cavi possono essere collocati anche in aree impervie e impossibili da raggiungere se non a piedi.

Inoltre, le particolari condizioni meteo di questi giorni sono tali da favorire la formazione di numerosi manicotti di ghiaccio sui cavi, che appesantendoli ne causano il cedimento. Anche in questo caso, la squadra deve intervenire fisicamente sul punto della rottura.

Le persone sul posto agiscono in stretto coordinamento con il polo di telecontrollo, un aspetto fondamentale per la tempestiva e corretta risoluzione della situazione, che deve essere pianificata in ogni fase per definire la priorità degli interventi secondo una strategia volta a minimizzare i disagi e abbreviare il più possibile i tempi di disservizio.

Per favorire le manovre di ripristino delle disalimentazioni, nella giornata odierna sono stati impiegati oltre settanta tra tecnici ed operativi che continueranno incessantemente ad intervenire anche nella giornata di domani e sino al completo ripristino di tutte le anomalie. Inoltre, per garantire, ove possibile, la fornitura temporanea in attesa di poter compiere la completa riparazione dei guasti, sono stati impegnati anche gruppi elettrogeni.

Poiché l’eventuale mancanza di corrente potrebbe non dipendere da un guasto sulle linee della media tensione, ma dal contatore domestico o dalla linea di bassa tensione che alimenta l’edificio, nel caso nelle case circostanti sia già tornata l’energia elettrica, si ricorda di verificare che il contatore sia attivo e, in caso contrario, di metterne l’interruttore in posizione “on”. Se il disservizio permane, occorre chiamare il pronto intervento al numero gratuito 800 999 010 e segnalare la situazione, perché il guasto potrebbe appunto essere sull’ultimo tratto in bassa tensione.

Al momento gli altri servizi offerti dal Gruppo Hera nel territorio modenese risultano regolari. A Finale Emilia, nonostante il canale Diversivo abbia rotto l’argine, l’acqua non si è avvicinata al sito della discarica di Feronia, presso il quale l’attenzione rimane alta nonostante non vi sia al momento alcun tipo di criticità.