E’ stata presentata oggi in Sala Tricolore la mostra a cielo aperto allestita nelle strade del centro storico di Reggio Emilia “Flags4Rights, 100 bandiere per i diritti” in occasione del 30°anniversario della Convenzione Onu per i Diritti dell’Infanzia, promossa da Comune di Reggio Emilia, Dipartimento di educazione e scienze umane dell’Università di Modena-Reggio e Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, insieme all’associazione no profit YTT-Yesterday-Today-Tomorrow. In questo stesso anno ricorre il 60° della Dichiarazione Onu dei Diritti del Fanciullo. Partner dell’iniziativa sono Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia, Reggio Children srl e Officina Educativa.

Alla conferenza stampa aperta sono intervenuti il Sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, Annamaria Contini, presidente del Corso di laurea magistrale in Scienze Pedagogiche e Federico Ruozzi, del Dipartimento Educazione e scienze umane, Università di Modena e Reggio Emilia, Carla Rinaldi, presidente di Fondazione Reggio Children, i membri del Comitato scientifico di Fondazione Reggio Children Gunilla Dahlberg, Università di Stoccolma, Howard Gardner, Università di Harvard, Susanna Mantovani, Università di Milano-Bicocca, Italo Portioli, Società Italiana di Medicina interna, Lester Irabinna Rigney, Università del Sud Australia.

“Celebriamo i 30 anni della Convenzione Onu per i diritti dell’infanzia in una sala, quella del Tricolore, che ha fatto nascere un’altra bandiera, poi divenuta emblema del nostro paese – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Quest’anno il 7 gennaio sarà per questo dedicato anche alle tante bandiere del mondo e ai diritti dell’infanzia. Vorrei che questa mostra fosse apprezzata per la volontà della nostra città di rimarcare l’importanza di questi diritti e dei diritti umani in generale. Circa 50 anni fa, qui è nata l’esperienza delle nostre scuole poi diffusasi in tutto il modo e basata sulla volontà di riconoscere il diritto all’educazione fin dalla nascita, il diritto al lavoro delle donne e la centralità dell’infanzia e della persona. Con queste bandiere vogliamo ribadire il nostro essere città dei diritti, lo stare dalla parte dei più fragili e l’essere aperti al mondo. Le bandiere vogliono essere un tatto di consapevolezza sui diritti e un insieme un messaggio da mandare al mondo”.

La presidente Carla Rinaldi ha ricordato la mission di Fondazione Reggio Children, che nasce dall’esperienza dei nidi e delle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia e sviluppa “la vocazione di ricerca e solidarietà, per migliorare la qualità di vita di bambini, famiglie, donne, comunità, a Reggio Emilia e nel mondo, e per una educazione di qualità, insieme al contributo di tanti, in Italia e nel mondo”. “La povertà educativa non ha confini, e si manifesta in tutte le realtà”, ha continuato. Il Comitato Scientifico è dunque l’“eccezionale team di esperti”, con il quale Fondazione porta avanti il suo cammino.

Per il Dipartimento Scienze umane ed educazione di Unimore, Annamaria Contini e Federico Ruozzi hanno rappresentato l’impegno dell’Ateneo e hanno illustrato #Flags4Rights: “Chi cammina a naso in su a Reggio Emilia vedrà opere d’arte di tutto il mondo, realizzate da bambini e ragazzi, capaci di esprimere la loro idea di diritti: sperati, vissuti, negati, perduti. Da quelle matite emerge un vissuto, un linguaggio che valica le nazionalità e ci interroga”.

Tra gli interventi dei membri del Comitato sul tema dell’educazione e dei diritti, Lester Irabinna Rigney si è soffermato in particolare sugli articoli 24 e 29 della Convenzione, riguardo il diritto al cibo e ad acqua potabile, cosa ancora non garantita, e il diritto all’educazione. Ha quindi sostenuto l’impegno di Fondazione per ricerca e solidarietà, per la “food democracy”, l’inclusione digitale e perché “i bambini non abbiano in eredità un pianeta già morto”.

Howard Gardner, che ha dedicato molti studi a Reggio Emilia, ha affermato: “E’ importante essere qui per la celebrazione di questo anniversario della Convenzione dei diritti. Reggio Emilia è, e deve essere considerata, come una città pioniera, in quanto già cinquant’anni fa ha capito il potenziale e le capacità che l’infanzia, e quindi i bambini e i giovani, potessero avere. Penso che i diritti dei bambini siano una responsabilità morale di tutti, in tutto il mondo”. Ha condiviso la preoccupazione sul diritto al cibo: “E’ nei primi anni di vita che i bambini sviluppano le proprie potenzialità ed è necessaria un’alimentazione adeguata”. Ha infine sottolineato come in un mondo sempre più individualista sia importante “l’approccio al bambino come individuo all’interno di un gruppo”, come avviene nei nidi e nelle scuole d’infanzia reggiani.

Rifugiati e non, migranti e non, disabili e non, europei e non, bambine e bambini, ragazze e ragazzi in un’età compresa fra i 3 e i 16 anni hanno prodotto da tutto il mondo i disegni che sono diventati 100 bandiere dei diritti e trasformano la città di Reggio Emilia in una mostra a cielo aperto, che richiama i 54 diritti della Convenzione. L’idea nasce nel gennaio di quest’anno da parte di Alberto Melloni, Direttore del Dipartimento di educazione e scienze umane di Unimore, in vista degli anniversari sui diritti dell’infanzia e sulla scorta della precedente mostra “Le strade della bandiera” realizzata a Reggio Emilia nel 2011 in occasione del 150°dell’Unità d’Italia. L’idea è stata abbracciata dal Sindaco Vecchi e dalla Fondazione Reggio Children con la presidente Rinaldi.

Il percorso si sviluppa principalmente nelle vie Emilia Santo Stefano e San Pietro, in via Farini, via Toschi, corso Garibaldi, piazza Gioberti, piazza del Cristo, piazza Martiri del 7 Luglio, via San Rocco, via Allegri.

La mostra nasce attorno al nucleo di opere, spesso drammatiche, prodotte nei campi rifugiati e raccolte dall’associazione Yesterday-Today-Tomorrow. Attorno a questo nucleo sono stati aggregati altri dipinti e disegni realizzati in una ventina di Paesi: Algeria, Bosnia, Cambogia, Colombia, Cina, Egitto, Etiopia, Grecia, Iran, Iraq, Israele, Kenya, Mongolia, Nigeria, Nuova Zelanda, Russia, Salvador, Siria, Sud Africa, Svezia, Usa e Italia. Non si tratta di disegni “sui” diritti, ma “dai” diritti, negati, vissuti, perduti, sognati.

E’ stato trasformato in una bandiera anche il dipinto di Greta Thunberg del 20 agosto 2018 con la “Skolstrejk för klimatet”.

Senza indagare sul retroterra religioso delle bambine yezide o dei bimbi copti, della cultura dei vulcani del Centroamerica o dell’immaginario delle favole russe, “Flags4Rights” consente di scorrere un repertorio di disegni o segni grafici, ingenui o consapevoli, di giovani artisti e disegnatori di ogni parte del mondo e di cui si può intuire il vissuto. Un percorso allegro, ma anche di compassione e riflessione.

Un collage di speranze in cui bambine e bambini della scuola primaria “Carlo Collodi” di Reggio Emilia hanno contribuito fornendo il disegno delle bandiere istituzionali per le celebrazioni del 7 gennaio 2020: la bandiera nazionale, la bandiera europea, la bandiera Onu, il Primo Tricolore.

Officina educativa ha partecipato con disegni di bambini e ragazzi liberamente ispirati al tema dei diritti dell’infanzia e adolescenza: diritto alla gioia, di viaggiare, diritto del pianeta ad essere pulito, diritto all’istruzione, diritto di imparare, crescere, scegliere.

Tra la sede dell’Ateneo reggiano e alla scuola dell’infanzia Diana, luoghi simbolici della città, via Allegri è dedicata alle bandiere dei diritti, curate da Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia e Reggio Children srl, una sequenza di diritti articolata dai bambini, frutto di un percorso promosso da Loris Malaguzzi nelle scuole dell’infanzia e nidi di Reggio.

Domani, mercoledì 20 novembre, Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in tarda serata avverrà l’illuminazione inaugurale delle bandiere, con l’accensione delle luminarie a forma di cornice che le intervallano, grazie alle associazioni ATI dei commercianti del centro storico.

Il tema dei diritti dell’infanzia sarà anche al centro della Cerimonia del 7 gennaio 2020, in occasione della Giornata del Primo Tricolore, con la presenza di figure istituzionali internazionali ed europee.

La mostra continuerà fino al 31 marzo e sarà corredata dalle informazioni online sui disegni, la pubblicazione di cartoline e la campagna sui social, in particolare su Instagram, con gli hashtag #Flags4Rights #F4R.

L’iniziativa vede il patrocinio di Commissione Europea, Intercultural Cities del Consiglio d’Europa, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Regione Emilia-Romagna, UNICEF, The LEGO Foundation, impresa sociale Con I Bambini, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Slow Food, Save the Children, Accademia Nazionale dei Lincei, FSCIRE – Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, USR Emilia- Romagna, Common Ground e Diversity in Organizations, Communities & Nations, Padiglione Italia EXPO 2020 Dubai, Peace Generation, Sol Azul.