Formare nelle scuole superiori figure professionali nei campi della sanità, dell’assistenza sociale, dei servizi di assistenza residenziale con l’obiettivo di garantire adeguati sbocchi occupazionali in un settore dove queste figure sono sempre più richieste. Con questo obiettivo la Provincia ha approvato l’avvio, dal prossimo anno scolastico, all’istituto “Luosi” di Mirandola e all’istituto Cavazzi di Pavullo, dell’indirizzo “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale”, nell’ambito dell’istruzione professionale.

Come ha spiegato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, «si tratta di figure professionali sempre più richieste dal mercato del lavoro per effetto del progressivo invecchiamento della popolazione e dello sviluppo dei servizi dedicati alla disabilità. Con questo provvedimento abbiamo risposto anche a una esigenze delle nostre scuole di arricchire l’offerta formativa per renderla sempre più rispondente alle esigenze degli studenti e delle famiglie».

Le altre novità sull’offerta dell’istruzione secondaria superiore, approvate, con l’astensione del gruppo Uniamoci, venerdì 29 novembre dal Consiglio provinciale, riguardano l’istituto “Venturi” di Modena dove partirà il nuovo indirizzo “Servizi culturali e dello spettacolo”, sempre all’interno dell’istruzione professionale, che consente l’acquisizione di competenza nell’ambito della grafica pubblicitaria anche multimediale, mentre all’istituto “Corni” di Modena e all’istituto “Galilei” di Mirandola partirà la declinazione dedicata all’industria metallurgica e metalmeccanica, all’interno dell’indirizzo professionale “Industria e artigianato per il made in Italy”.

Le proposte hanno già ottenuto il parere favorevole dei rispettivi istituti, della Conferenza provinciale di coordinamento, quello dell’Ufficio scolastico di Modena e dovranno essere approvate definitivamente dalla Regione.

In base alla legge regionale le Province possono attivare nuovi indirizzi negli istituti superiori al fine di rispondere alle esigenze formative e agli sbocchi occupazionali del territorio, tenendo conto della coerenza con l’identità della scuola e la presenza di attrezzature e laboratori.

Nel provvedimento della Provincia, quale ente di coordinamento, si prende atto anche delle proposte dei Comuni di riorganizzazione degli istituti comprensivi statali.

 

LA RIORGANIZZAZIONE DEI COMPRENSIVI: MARANO E GUIGLIA UNIFICATI. CHIUDE FONTANALUCCIA

Per quanto riguarda la riorganizzazione dei poli comprensivi statali la Provincia, nell’ambito delle funzioni di coordinamento, ha preso atto delle proposte dei Comuni di Guiglia e Marano che hanno deciso di unificare i rispettivi istituti creandone uno unico con sede a Marano, per effetto del sottodimensionamento dell’istituto di Guiglia che dal 2015 risulta al di sotto del limite minimo di 400 iscritti per mantenere la dirigenza.

«La situazione degli attuali plessi scolastici non cambia – si legge nel provvedimento – gli alunni di Guiglia continueranno a frequentare le loro scuole e si crea una comunità docente che assicurerà un arricchimento dell’offerta formativa».

L’istituto sarà articolato su otto sedi: tre a Marano (infanzia, primaria e media inferiore) e cinque a Guiglia (infanzia nel capoluogo e a Samone, la primaria nel capoluogo e a Roccamalatina in ricostruzione e la media di Guiglia) per complessivi 1.048 studenti attuali.

Con l’unificazione, inoltre, il nuovo istituto avrà diritto a un dirigente e a un segretario amministrativo titolari, con sede a Marano, e con uno sportello a Guiglia rivolto all’utenza per garantire il presidio scolastico, evitando le reggenze a Guiglia come avvenuto finora.

A Frassinoro, invece, il Comune ha deciso di riorganizzare, in accordo con la scuola e le famiglie, la rete scolastica con la proposta di sopprimere i plessi di scuola d’infanzia e primaria di Fontanaluccia a causa del calo delle presenze: la scuola d’infanzia era già chiusa dal 2017, mentre quella primaria dagli otto alunni attuali, scenderà a cinque il prossimo anno.

 

NUOVA SCUOLA PRIMARIA A SERRAMAZZONI, LA PROVINCIA GESTIRA’ L’APPALTO

La gara d’appalto del primo stralcio del nuovo polo scolastico di Serramazzoni che riguarda la scuola primaria, sarà gestita dalla Provincia di Modena sulla base di una convenzione, approvata dal Consiglio provinciale, venerdì 29 novembre, dove il Comune di Serramazzoni delega la Provincia delle funzioni di stazione appaltante per questo progetto.

«Abbiamo risposto – ha affermato il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, presentando la convenzione – a una richiesta del Comune con l’obiettivo di consentire il rispetto dei tempi per l’aggiudicazione dei lavori entro la prossima primavera, pena la perdita del finanziamento. Il Comune – ha aggiunto Tomei – non dispone di personale adeguato, anche in relazione alle complesse modalità di aggiudicazione tramite l’offerta economicamente più vantaggiosa che tiene conto dei parametri qualitativi delle proposte».

Tomei ha aggiunto che la Provincia fornisce un supporto di competenze ed esperienza senza entrare nel merito delle scelte del Comune con l’obiettivo di fornire un contributo per garantire una nuova scuola a studenti e famiglie, in una realtà in particolare difficoltà.

Al Comune restano le responsabilità della progettazione, del finanziamento (oltre un milione di euro), la nomina del responsabile del procedimento e la stipula del contratto.

La convenzione prevede anche un rimborso alla Provincia per il personale e le altre risorse impiegate pari allo 0,60 per cento del valore dell’appalto.

Nel corso della discussione in Consiglio, Antonio Platis del gruppo Uniamoci ha motivato il voto di astensione sottolineando la necessità di predisporre una convenzione quadro che fissi i criteri per questo tipo di assistenza ai Comuni, un tema sul quale il presidente Tomei ha risposto che «la Provincia presenterà un progetto nelle prossime settimane per mettere a disposizione il servizio di stazione appaltante a tutti i Comuni».