“Venerdì pomeriggio a Rubiera avrebbe dovuto essere illustrato, alla presenza del Presidente della Regione Bonaccini, il progetto esecutivo della Bretella Campogalliano Sassuolo: un progetto finora del tutto sconosciuto, mai messo a disposizione né di cittadini e associazioni né addirittura dei Comuni interessati dal tracciato dell’opera”.

“Il risultato dell’incontro è stato sconcertante: il presidente Bonaccini non si è visto e nemmeno il progetto esecutivo è stato presentato, dato che l’ingegner Costa di Autobrennero SpA, nella sua relazione, ha riproposto le stesse diapositive già proiettate in passate occasioni e già disponibili online. Nulla di nuovo, neanche sul controverso aspetto dei caselli che sono ancora presenti: una brutta gatta da pelare per i sindaci, che ora affermano di voler sprecare nuovi soldi pubblici per cancellarli dal progetto; insomma, altri investimenti per la mobilità insostenibile… Quella di venerdì è stata sostanzialmente un’iniziativa politico-elettorale, senz’altro legittima ma che sarebbe stato più rispettoso, nei confronti dei partecipanti, dichiarare preventivamente come tale”.

“La ragione di un simile comportamento va forse collegata al fatto che, a pochi mesi di distanza dall’annunciato avvio dei lavori di costruzione della Bretella, non sono ancora state definite tecnicamente né concordate politicamente le scelte relative ai caselli e al tracciato tra Modena e Rubiera. Non è stato quindi possibile apprendere novità riguardo alle soluzioni effettivamente adottate dai progettisti né, soprattutto, se e in che modo il progetto esecutivo rispetterà le 39 prescrizioni indicate nella delibera del CIPE del 2010, prescrizioni che per la delibera erano da adottare obbligatoriamente all’interno del progetto esecutivo, come condizioni preliminari obbligatorie per l’avvio della costruzione dell’opera: ad esempio la prescrizione n° 23, che obbliga – nel tratto a monte dello svincolo di Rubiera, “viste le condizioni di elevata criticità idraulica e morfologica “ – a riconnettere l’area golenale  al corso d’acqua (la Secchia) tramite abbassamento del piano campagna golenale…”, oppure la prescrizione n. 26 per il tratto a valle dello svincolo di Rubiera, che obbliga  “a definire tutti gli interventi necessari ad evitare l’aumento del grado di rischio  dei livelli di piena per gli edifici e le infrastrutture interessate…”. Quali prescrizioni sono state rispettate nel progetto esecutivo? Oggi non è dato saperlo, e non si può certo dire che i cittadini di Rubiera e gli agricoltori espropriandi siano stati messi in condizione di capire cosa accadrà”.

“Alla luce di questa inammissibile mancanza di informazione e dei ritardi clamorosi nella progettazione dell’opera che se ne possono dedurre, visto che i cantieri sono stati preannunciati già per la prossima primavera- conclude il Comitato No Brtetella -, chiediamo ancora una volta alla Giunta Regionale e ai sindaci dei Comuni interessati un incontro per visionare il progetto esecutivo, valutare il recepimento delle prescrizioni e illustrare nuovamente le proposte alternative del Comitato e le osservazioni presentate numerose volte, in particolare quelle relative al rischio idrico per i campi acquiferi di Marzaglia. Basta con la campagna elettorale, è il momento della trasparenza!”