A partire dal 21 dicembre, per tre sabati consecutivi, alla Rocca di Vignola si svolgeranno gli appuntamenti di Spazi d’Ascolto, una rassegna musicale ideata da Silvia Tarozzi, a cura di Lucia Biolchini. L’iniziativa, sostenuta e promossa dalla Fondazione di Vignola, allieterà i cittadini e i visitatori, durante il periodo natalizio, con tre concerti che si svolgeranno nella Sala dei Contrari della Rocca, nei pomeriggi di sabato 21, sabato 28 dicembre 2019 e sabato 4 gennaio 2020. “Musica e canto sono manifestazioni del proprio essere interiore.” – spiega la Presidente della Fondazione Carmen Vandelli – “Il canto sgorga dalla gioia del cuore, da un animo felice che, nella fede, si dona al suo Signore. Canto e musica sono capaci di esaltare sentimenti, emozioni, interagire con la dimensione più profonda dell’uomo con capacità terapeutiche: sono una sorgente di acqua che disseta come un cibo capace di nutrire la propria vita. Ci fanno ripercorrere la storia della salvezza e in questo periodo natalizio ci invitano a fermarci un momento per riflettere sui veri valori della vita. Questi concerti eseguiti nella stupenda ‘location’ della Rocca consentono inoltre di integrare passato e presente in un contesto che nessuno potrà dimenticare.”

Tre incontri musicali dedicati al repertorio e alle sperimentazioni del nostro tempo si inseriscono nel quadro della mostra Beata solitudo, di Alessandro Moreschini – in Rocca fino al 2 febbraio 2020 – e le fanno da contrappunto sonoro. La musica è per eccellenza l’arte che si ascolta ma le esperienze di numerosi compositori contemporanei, da John Cage alle giovani generazioni, sono proprio rivolte a un’esplorazione del fenomeno dell’ascolto, al suo ruolo attivo nella creazione artistica e alla sua capacità di veicolare un cambiamento nel rapporto agli spazi e alle persone.
Gli incontri musicali intendono proporsi come momenti inclusivi (informali?) in cui il pubblico si senta accolto a condividere un’esperienza artistica musicale in un’atmosfera semplice e conviviale.

Il primo appuntamento è con il Piccolo Coro Angelico, nato in seno al Centro di Ricerca Musicale di Bologna, un piccolo ensemble vocale di bambini tra i 5 e i 12 anni che presenta un repertorio originale di composizioni proprie e di musicisti come Sun Ra, Philip Corner, Tristan Honsinger, Mirco Mariani e Celentano. Il coro avrà il piacere di accogliere due ospiti molto speciali, la cantante gospel Ola Obasi Nnanna e il compositore e tastierista Tiziano Popoli.

“parlanno esmesurato” è il verso di una lauda di Jacopone da Todi (1236 circa) che il compositore canadese Martin Arnold (1959) ha messo in musica per la violinista Silvia Tarozzi. La lauda dice l’impossibilità di comunicare la gioia smisurata che l’amore mistico e appassionato di Dio infonde all’uomo e la pochezza del linguaggio umano di fronte a un tale sentimento. Martin Arnold ne ha fatto una canzone “impossibile”: troppo lunga (35 minuti), troppo frammentata, troppo sospesa per essere compresa come tale, e nello stesso tempo di una intima e diffusa bellezza.

Il terzo appuntamento è con la violoncellista francese Agnès Vesterman per un programma che mette in parallelo musiche di compositori di oggi e opere di epoche precedenti: dall’inizio dello splendore del violoncello con i brani per violoncello solista di Dall’Abaco all’esplorazione dei limiti dello strumento con i fragili sussurri della finlandese Kaija Saariaho. Agnès Vesterman ci offre un viaggio musicale che attraversa i secoli e i confini geografici, per tornare alla fonte sempre viva di un’espressione musicale ricca e inesauribile.

 

Sabato 21 dicembre 2019, ore 17:00

Piccolo Coro Angelico – Voci bambine per canti futuri, ospiti:
Tiziano Popoli, tastiera – Ola Obasi Nnanna, voce