Cgil Cisl Uil del Distretto di Vignola, insieme ai sindacati dei pensionati Spi Cgil Fnp Cisl Uilp Uil, esprimono soddisfazione per il finanziamento di 9 milioni di euro complessivi da parte della Regione Emilia Romagna destinati al potenziamento dei servizi sociosanitari del distretto. Queste risorse traducono concretamente quanto contenuto nel Protocollo di Intesa del 30 luglio 2018 tra le Organizzazioni Sindacali Confederali, l’Unione Terre di Castelli, il Comune di Montese e l’Azienda Usl sulla programmazione socio sanitaria territoriale del Distretto di Vignola per gli anni 2018-2020.

Questo finanziamento servirà per la nascita delle due Case della Salute a Zocca e Montese, oltre a quella già finanziata a Castelnuovo Rangone, dell’Ospedale di Comunità (Osco) con 14 posti letto e la ristrutturazione della Casa Residenza e del Centro Diurno, strutture che saranno riunite in un nuovo polo di servizi socio-sanitari che sorgerà a Vignola, e risponderà a tutti i cittadini dell’Unione Terre di Castelli. In questa struttura saranno trasferiti servizi come la Pediatria di Comunità, il Consultorio Familiare, il Centro per le Famiglie in un ottica intergenerazionale per rispondere all’aspetto della cura e delle relazioni.

“Siamo soddisfatti – hanno dichiarato Anna Paragliola (Cgil), Maurizio Brighenti (Cisl) e Alberto Zanetti (Uil) – per le risorse che la regione Emilia Romagna ha deciso di stanziare sul territorio vignolese, risorse che saranno impegnate in un progetto socio-sanitario innovativo che risponde ai bisogni di lavoratori e pensionati in modo trasversale seguendo il cittadino lungo tutto l’arco della propria vita”. Un unico luogo che risponderà alle esigenze delle famiglie, della popolazione anziana o non autosufficiente in un’ottica di forte integrazione tra i servizi sociali e sanitari.

“Già durante il percorso che ha portato all’accordo del 2018 – continuano i sindacalisti di Cgil Cisl Uil – avevamo evidenziato la necessità di ripensare ai servizi socio sanitari territoriali, perché dal nostro osservatorio, è parsa evidente l’esigenza dei cittadini di risposte innovative e integrate tra  loro, risposte ai bisogni di assistenza, a cominciare dalla cronicità, dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alle azioni di cura verso i propri famigliari. Va sottolineato che la popolazione anziana (oltre i 65 anni) presente oggi sul territorio delle Terre dei Castelli rappresenta oltre 24% della popolazione totale, e sono in crescita gli anziani soli.

“Crediamo – aggiungono ancora Cgil Cisl Uil  – che questo risultato arrivi soprattutto per la grande unione di intenti e la forte azione politica congiunta dei sindaci dei comuni che hanno dato vita all’Unione Terre dei Castelli (Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola e Zocca) e della Regione Emilia Romagna e che ha visto in Ausl Modena e Asp Terre Di Castelli “G.Gasparini”, i bracci operativi di questa programmazione, aziende che credono fortemente e lavorano quotidianamente per l’integrazione socio-sanitaria intergenerazionale.

Infine, dichiarano i sindacalisti: “Questo Distretto si è caratterizzato negli anni per un forte investimento sul lavoro pubblico e crediamo che questo progetto dia continuità alla scelta, operata dall’Unione Terre di Castelli anche attraverso il rafforzamento dell’Asp, della gestione pubblica dei propri servizi come prioritaria nelle politiche del personale, non soltanto al fine di mantenerne la qualità e la diffusione territoriale, ma soprattutto per valorizzare le professionalità degli operatori che tutti i giorni rispondono concretamente, con il loro lavoro, ai bisogni dei cittadini. Siamo certi che il coinvolgimento degli operatori nella progettazione dei futuri servizi sarà il punto di forza per creare la vera innovazione”.