Nessuna differenza tra Bonaccini e Borgonzoni,  «se non quella di genere e quella del cambiamento,che sarebbe opportuno per avere una migliore democrazia». La dichiarazione destinata a far discutere è di Gino Venturelli, consigliere comunale del  Partito Democratico fino al 2018, poi passato al gruppo misto, renziano della prima ora, ex presidente dell’associazione Concretamente e già candidato, ma non eletto in consiglio comunale, lo scorso maggio, per la lista civica Sassuolo2020.

Un endorsement in piena regola, quello di Venturelli, che non risparmia critiche al partito democratico. «La mia esperienza politica e terminata. Però ora mi permetto di esprimere opinioni avendo visto da vicino… e devo dire come dicevano a suo tempo i 5 stelle mai più con il Pd e i suoi derivati», scrive, aggiungendo che voterà comunque un candidato sassolese «in quanto vorrei che la nostra città fosse più rappresentata».