Il Comune di Castelnuovo celebra il Giorno delle Memoria con un doppio appuntamento nel segno dell’arte. Sabato 18 gennaio alle 17 presso la sala del Torrione inaugura la mostra “Sedimenti #2”, che propone le opere di Enza Amato, Giorgina Della Porta, Rachele Turini e Shafei Xia, giovani artisti provenienti dal corso di Pittura-Arti Visive del professore Luca Caccioni dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

La mostra, organizzata nell’ambito della rassegna Arte in Torre, propone lavori che “sedimentano” nello spazio espositivo, con installazioni, dipinti, sculture e fotografie, come segni più o meno tangibili di memoria, e la ricorrenza del 27 gennaio stabilisce la necessità di farsi carico delle memorie, intime e collettive insieme, e porle a fondamento ancora oggi della comunità, come sedimenti incancellabili.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Castelnuovo Rangone e patrocinata dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, nasce come possibilità espositiva per gli studenti o i neo-laureati dell’accademia d’arte bolognese, ai quali viene data l’occasione di mettere in campo quanto sviluppato al corso di studi  in una situazione espositiva  extra-accademica, e conferma la particolare sensibilità e attenzione alla ricerca artistica e culturale dei giovani da parte di Castelnuovo, che da due anni può vantare la qualifica di Città d’Arte. La mostra sarà visitabile fino al 2 febbraio e sarà aperta sabato e domenica dalle 14 alle 18.

L’altro appuntamento castelnovese dedicato alla giornata che ricorda le vittime dell’Olocausto è il finissage di “Trasparenze d’immagine”, mostra dell’artista colombiano Juan Eugenio Ochoa allestita all’interno di CRAC Spazio Arte, che si terrà domenica 26 gennaio alle 16.30. “Un evento di immagini, musica e parole, per mantenere viva l’attenzione ed evidenziare quanto la memoria abbia bisogno di noi e della nostra sensibilità, per evitare che gli affioramenti del passato prendano corpo – lo descrive Alessandro Mescoli, curatore di CRAC Spazio Arte –. Raccontare la memoria, capirne l’importanza, misurarsi con la sfuggevolezza del ricordo, e riconoscere il pericolo dell’oblio: sono questi i rimandi a cui alludono metaforicamente i volti cerulei ed indefiniti dipinti da Ochoa”.

Nel corso del finissage, Laura Solieri leggerà brani a tema, tratti dalle raccolte “Mezzi di contrasto” e “Bosco 85”, mentre “Il Faluto Magico” proporrà musica klezmer con Tommaso Luppi al clarinetto e Nicolò Vivi alla chitarra.