Una pendola del 1763, realizzata da Bonifacio Borsari, orologiaio del duca di Modena è in mostra a Modenantiquaria presso lo stand di Alberto Di Castro: le Corti del tempo si contendevano i suoi manufatti sia per la qualità dei meccanismi sia per la bellezza delle casse. La sua fama varcò i confini italiani ed è ancora viva tra i cultori dell’orologeria.

Borsari fu moderatore dell’orologio pubblico di Modena, ovvero provvedeva alla sua regolazione, affinché segnasse l’ora esatta. Fu artefice nella pratica e nella teoria e nel 1780 scrisse una perizia sull’orologio pubblico di Ferrara. Fu anche abilissimo meccanico e costruì splendide pendole, alcune con scappamento silenzioso a mezzo di un dispositivo speciale. La pendola in mostra a Modenantiquaria presenta l’indice delle ore che viene trasportato da quello dei minuti allo scoccare dell’ora.

Questa è solo una delle migliaia di opere in mostra: a chi non ha ancora visitato la XXXIV edizione di Modenantiquaria rimane la giornata di domani per recuperare. Fino alle 20.00 di domenica 16 febbraio, infatti, si possono ammirare le opere delle oltre 120 gallerie antiquarie presenti a ModenaFiere.

Sul sito della manifestazione (www.modenantiquaria.it) è disponibile il catalogo che raccoglie tutti gli espositori e le loro proposte più preziose e rappresentative: in questo modo collezionisti e visitatori possono arrivare in fiera “preparati”, selezionando già da casa i pezzi che interessano maggiormente.

Modenantiquaria segue i seguenti orari: domenica dalle 10.30 alle 20.00. Biglietto intero: euro 15 – Biglietto ridotto: euro 12