Si è introdotto all’interno di un negozio d’abbigliamento del centro storico di Reggio Emilia ed approfittando del fatto che la cassiera si trovava unitamente all’addetta alle vendite nell’area camerini, è andato dietro il banco ha aperto la cassa impossessandosi del contante ivi riposto, pari a circa 400 euro.

Ha quindi guadagnato l’uscita e sotto gli occhi perplessi delle commesse del negozio che hanno invano cercato di inseguire il ladro che è riuscito a dileguarsi per le vie del centro. Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Corso Cairoli, grazie anche alle riprese di videosorveglianza del negozio che hanno immortalato il ladro, hanno portato all’identificazione del giovane, noto ai carabinieri reggiani per essersi reso responsabile di reati contro il patrimonio.

Con l’accusa di furto aggravato i carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale hanno quindi denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un cittadino tunisino 32enne senza fissa dimora a carico del quale i carabinieri hanno acquisito incontrovertibili elementi di responsabilità. E’ accaduto l’altra sera quando il malvivente è entrato in un negozio di abbigliamento del centro storico di Reggio Emilia. Non ha destato sospetti: è apparso come un normale cliente che si è rivelato subito un ladro allorquando, approfittando che le due impiegate del negozio erano impegnate nell’area dei camerini, ha raggiunto il bancone e quindi la cassa che ha aperto impossessandosi del danaro riposto, circa 400 euro. Il rumore dell’apertura della cassa ha attirato l’attenzione delle dipendenti che visto lo sconosciuto uscire da dietro il banco e fuggire verso l’uscita lo inseguivano nell’ipotesi poi rivelatasi fondata che l’uomo avesse rubato. Il ladro sebbene inseguito è riuscito a guadagnare l’uscita e dileguarsi.

L’allarme al 112 dei carabinieri reggiani, da parte delle commesse del negozio accortesi del furto, veniva immediatamente girato a una pattuglia della stazione di Corso  Cairoli che interveniva sul posto avviando le indagini. Acquisita la descrizione del responsabile i carabinieri forti della presenza del sistema di videosorveglianza del negozio acquisivano le immagini che riprendevano l’azione furtiva immortalando peraltro il volto del ladro.

L’eccezionale connubio tra la tecnologia e la conoscenza dei soggetti di interesse operativo da parte dei carabinieri consentiva quindi di identificare il ladro. I carabinieri infatti visionando le immagini riconoscevano nel 32enne tunisino il responsabile del furto che alla luce di quanto accertato veniva denunciato alla Procura reggiana.