È entrato in vigore il Disciplinare per l’esecuzione di lavori di scavo e ripristino nelle aree pubbliche o di uso pubblico del territorio comunale, congiuntamente all’omonimo Regolamento approvato all’unanimità dal Consiglio comunale lo scorso dicembre.
Il Disciplinare aggiornato definisce nuove procedure per fare interventi con scavi su suolo pubblico. In particolare, chi interviene su aree pubbliche deteriorando il manto stradale deve ora fare solo il ripristino provvisorio della pavimentazione, la cui regolare esecuzione verrà attestata dall’Ufficio scavi, e pagare una quota al Comune di Modena sostitutiva dell’intervento di ripristino definitivo, così come avviene già in altre province.

Sarà l’Amministrazione a occuparsi dell’asfaltatura finale inserendola in una più ampia programmazione di manutenzioni annuali con l’obiettivo di contenere l’effetto rattoppo e di aumentare la sicurezza per gli utenti della strada.
Le novità introdotte hanno l’obiettivo di migliorare la qualità del suolo stradale interessato dai lavori di scavo e garantire maggior sicurezza ai fruitori della strada, oltre che ottimizzare i tempi di rilascio delle concessioni, rafforzare le azioni di controllo sulle attività di scavo in corso e nel post intervento e fornire le condizioni per creare un’anagrafe dei sottoservizi. Le aziende fornitrici di pubblici servizi sono ora infatti tenute a presentare le mappe delle reti dei sottoservizi di loro proprietà e dell’intervento da realizzare.
Per ogni scavo e ripristino nelle aree pubbliche o di uso pubblico del territorio comunale, inoltre, il Regolamento prevede un onere per diritti di segreteria, volto a compensare i costi del servizio che il Comune sostiene per le attività che il rilascio della concessione al richiedente scavo comporta (istruttoria, sopralluoghi in corso di e post intervento), l’obbligo di deposito cauzionale e l’applicazione di un regime sanzionatorio.