anzian“Buongiorno, come sta? Rispetto al solito, come si sente? In caso di necessità ha qualcuno che può aiutarla?” Sono solo alcune delle domande che ogni giorno i volontari di CRI e Croce Italia rivolgono, telefonicamente, agli anziani fragili bolognesi, donne e uomini che vivono da soli, particolarmente isolati in questi giorni di coronavirus.

Si tratta del servizio e-Care attivato dal Comune di Bologna, dalla CTSSM e dall’Azienda Usl di Bologna e gestito da Lepida ScpA, potenziato proprio per far fronte all’emergenza coronavirus. Dal 10 marzo, infatti, e-Care è in rete con Farmacie, esercenti e volontari per rispondere ai bisogni della popolazione anziana fragile. 4 mila gli anziani che ad oggi ricevono il tele monitoraggio che consente di tenere sotto controllo le loro condizioni socio sanitarie, un numero in costante aumento grazie alla sinergia con i Servizi Sociali Territoriali e con le infermiere delle Case della Salute dell’Azienda USL di Bologna.

In una settimana, sono state 145 le richieste di informazioni e rassicurazioni, ma anche di servizi come la consegna della spesa, di farmaci o di ritiro referti, mentre 826 le telefonate di controllo agli anziani seguiti dal servizio. Molte anche le chiamate per avere informazioni da parte dei familiari che, per varie ragioni, non riescono a stare accanto ai propri cari in questo momento. I volontari di Pubblica assistenza, Croce Rossa Italiana, Croce Italia e Auser assicurano, tutti i giorni, le consegne a domicilio.

Ai 10 volontari, che operano dal proprio domicilio si stanno aggiungendo in questi giorni anche quelli di SPI CGIL, ANTEAS e ANCeSCAO, che rivolgeranno la stessa attenzione, e le stesse domande, a quanti, tra i propri iscritti, vivono una analoga condizione di fragilità legata all’età.
Tutti i volontari sono stati messi nella condizione di lavorare dal proprio domicilio o dalla sede della loro associazione e di raccogliere le interviste on line, garantendo così la loro sicurezza.

Oltre alle domande sulla salute e sul bisogno di aiuto i volontari sottolineano agli anziani tutte le precauzioni necessarie in questo periodo per proteggersi dal virus ma anche dai malintenzionati che, fingendosi operatori sanitari, potrebbero eventualmente pretendere di entrare in casa.