L’ex caserma Fanti di via Saragozza a Modena è stata DI, società di scopo della Oxen di Carpi che nei mesi scorsi aveva presentato un’offerta di acquisto per un importo di tre milioni e 500 mila euro.

Il passaggio di proprietà con relativo rogito è stato perfezionato giovedì 26 marzo alle presenza dei rappresentanti dell’ente e della società acquirente.  L’aggiudicazione era avvenuta nei mesi scorsi dopo sei aste pubbliche di vendita andate deserte in questi ultimi anni, compresa l’ultima gara ufficiosa, seguita all’offerta, per verificare eventuali altri potenziali acquirenti.

Con il rogito, quindi, si conclude il passaggio di proprietà di un complesso storico tutelato che nei programmi degli acquirenti sarà interessato da un restauro conservativo per ricavarne residenze di pregio.

Come commenta Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, la Provincia «avrà a disposizione risorse importanti da investire nella viabilità e nelle scuole. Le vendita e il recupero dell’edificio storico, inoltre, potrà contribuire alla riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area via Saragozza, interessata da altri progetti di intervento come il liceo Sigonio».

L’ex caserma nei piani della Provincia doveva riunire tutti gli uffici periferici in un’unica sede nel cuore del centro storico di Modena, ma il ridimensionamento dell’ente in questi ultimi anni ha fatto tramontare il progetto.

Nella stessa area, la Provincia ha completato nei mesi scorsi le procedure di vendita della ex palazzina della Polizia,  attigua alla caserma Fanti, situata in viale Rimembranze a Modena, con una porzione del comune di Modena; l’edificio è stato ceduto a una società immobiliare di Modena per una somma pari a un milione e 252 mila euro (di cui il nove per cento al Comune di Modena).

 

LA STORIA DELL’EDIFICIO: CONVENTO BENEDETTINO POI CASERMA DI CAVALLERIA

L’ex caserma Fanti su via Saragozza a Modena confina con la chiesa di S.Pietro e con il Parco delle Rimembranze; l’isolato ha ospitato fin dal X secolo l’insediamento religioso di San Pietro, affidato ai monaci Benedettini della Badia di Nonantola.

Dal Cinquecento il complesso è stato sede di un monastero, soppresso nel 1796 per essere trasformato in “Caserma di Cavalleria”, poi in una scuola e servizi militari fino al 1996.

In stato di abbandono per quasi un decennio, l’edificio è stato trasferito con apposito accordo di programma dal ministero della Difesa al Comune di Modena, poi dal 2006 alla Provincia.

L’edificio si sviluppa su due piani, oltre al piano terra, per un superficie complessiva superiore ai 7.300 metri quadrati e un’area cortiliva di 1.670 metri quadrati.