ara fiori“La nostra è un’attività del tutto particolare in condizioni normali. Oggi lo è anche di più, sia nei confronti di chi perde i propri cari, sia per quanto riguarda la tutela degli operatori. In altre parole, anche noi siamo in prima linea nell’emergenza: per questo abbiamo scelto una linea di comportamento comune e ci aspettiamo il sostegno delle istituzioni. Per questo abbiamo bisogno di reperire i dispositivi di protezione individuale (mascherine, calzari ecc.) che da tempo scarseggiano; chiediamo procedure burocratiche semplificate per autorizzare i trasporti funerari; chiediamo che la nostra scelta di non procedere alla preparazione e vestizione delle salme sia sostenuta da apposite ordinanze di tutte le amministrazioni comunali, Ferrara compresa”.

Federica Madrigali è portavoce delle aziende di onoranze funebri associate a Cna Modena. La sua è una manifestazione di responsabilità che viene da tutte le aziende di onoranze funebri del territorio, ma anche una richiesta d’aiuto. “Anche noi, con i nostri operatori, siamo in prima linea in questa emergenza” ribadisce. Prelevare le salme dei defunti nelle case private o nelle strutture, occuparsi del trasporto, procedere alla tumulazione: tutte operazioni che, in piena emergenza, comportano rischi”.

In primo luogo, la preparazione delle salme: “abbiamo deciso di comune accordo – spiega Madrigali – di limitare al massimo le operazioni. La salma viene avvolta in un telo imbevuto di disinfettante e successivamente tumulata. Il motivo è semplice: non si può mai essere certi che la salma che stiamo trattando non fosse affetta da Covid-19. E quindi dobbiamo scegliere procedure che cautelino al massimo i nostri operatori e la loro salute: non sono scelte facili per chi opera in questo settore da tanti anni, e non è facile spiegarlo e farlo accettare ai famigliari dei deceduti. Per questo rinnoviamo il nostro appello, alla Provincia, ai comuni del nostro territorio, perché ci vengano incontro con una specifica ordinanza in questa direzione”.

C’è inoltre la difficoltà di reperire dispositivi di protezione: “tutte le aziende di onoranze, per obbligo, devono possederne una certa riserva. Ma l’emergenza fa sì che i dispositivi vengano usati in quantità molto superiori al normale. Grazie a Cna Siamo riusciti a reperire un quantitativo aggiuntivo di mascherine e a rintracciare un fornitore abilitato: ora chiediamo di essere inseriti tra le attività che possono beneficiare di canali di distribuzione privilegiati, al pari delle strutture sanitarie”.

“Infine – conclude Madrigali – è necessario ridurre al minimo i tempi di presentazione all’anagrafe comunale dei documenti necessari al servizio funebre. Attualmente è richiesto il deposito di questi documenti almeno 24 ore prima delle esequie, ma sarebbe opportuno che, in questo contesto, le tempistiche fossero ridotte, considerata l’emergenza di sgomberare camere ardenti e strutture il più rapidamente possibile”.