In diverse occasioni ha subito offese, minacce di morte e violenze dal marito con il quale ora si è separata. Gravi  episodi maltrattanti, quelli subiti da un’impiegata 38enne di Reggio Emilia  per i quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Reggio Emilia Principale  hanno denunciato alla Procura reggiana un 40enne italiano residente a Reggio Emilia accusato dei reati di maltrattamenti in famiglia e minacce.

Il sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Corso Cairoli ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura coercitiva del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima prescrivendogli il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la parte offesa.

Provvedimento di natura cautelare che ieri è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale che hanno condotto le indagini. Dalle risultanze investigative è emerso come la donna durante il matrimonio e successivamente alla separazione avvenuta a febbraio (sebbene l’uomo fosse andato via da casa nell’estate dell’anno scorso) è stata sottoposta a continue vessazioni del tipo psichico e fisico derivanti da futili discussione ricondotte al fato che i due non andavano d’accordo. Condotte maltrattanti, stando al capo di imputazione del provvedimento cautelare eseguito dai carabinieri, consistenti in reiterate manifestazioni di aggressività fisica e psicologica, con umiliazioni, offese e minacce, consistite nel percuoterla con schiaffi e tirate di cappelli, in un’occasione dandole un colpo al viso facendole cadere gli occhiali e provocandole un taglio al naso, nell’offenderla con i più variegati epiteti, nel rimproverarla quando tornava tardi a casa da lavoro.

Dopo l’allontanamento dalla casa familiare, avvenuta a luglio 2019, nel presentarsi sotto casa urlando al suo indirizzo offese e minacce  del tipo “devi morire”, “ti porto via i figli”, “devi bruciare in casa” , “faccio saltare te e i tuoi” etc…, nel seguirla, nel minacciare i suoi conoscenti e nel cercare di apprendere dal datore di lavoro della donna i suoi orari. Gravi episodi quelli denunciati dalla donna che riscontati dai militari in forza alla stazione di Corso Cairoli che hanno condotto le indagini hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia il citato provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai Carabinieri che hanno posto fine alle vessazioni dell’uomo.