Il “Manifesto per una mobilità sicura, sostenibile e autonoma sui percorsi casa-scuola” del Comune di Reggio Emilia è (unica in Italia) tra le 22 buone pratiche in materia di mobilità sostenibile selezionate dalle Nazioni Unite e oggi raccolta nella pubblicazione “Mobility Management. Guida di buone pratiche internazionali” consultabile su https://www.unece.org/trans/publications/intermodal-transport/2020/mobility-management-a-guide-of-international-good-practices/doc.html .

“Questo riconoscimento delle Nazioni Unite è per il Comune motivo d’orgoglio e uno stimolo a proseguire, oggi a maggior ragione, sulla strada della sostenibilità e della mobilità alternativa anche per le fasce più giovani – dice l’assessore a Mobilità e ambiente Carlotta Bonvicini- Questo periodo di didattica a distanza e chiusura della maggior parte delle attività ci porterà in tempi brevissimi a un ripensamento globale di ritmi, tempi e spazi della città. L’emergenza sanitaria e le conseguenze che ne deriveranno ancora per molto tempo hanno fatto prendere atto a tutti i cittadini di come lo spazio pubblico sia importante, e di come dovremo ridisegnarlo e fruirlo a breve per poter garantire il distanziamento sociale. Si giocherà questa estate una partita di scelte forti: si dovrà aumentare lo spazio a disposizione per pedoni e ciclisti dal momento che il trasporto pubblico vedrà drasticamente ridotta la sua capienza per adeguarsi alle nuove norme. Non è infatti sostenibile pensare che la quota non più garantita dal trasporto pubblico si orienti verso l’auto privata perché si andrebbe verso il collasso dell’intero sistema di mobilità della città e verso un netto peggioramento degli inquinanti che si sono notevolmente ridotti in questa fase di chiusura. In particolare, bisognerà ripensare l’intero sistema scuola, tenendo presente che nella fase pre-Covid19 la mobilità degli studenti delle scuole secondarie era principalmente garantita dal trasporto pubblico”.

Il Comune di Reggio Emilia non partirà da zero e continuerà a lavorare in sinergia con il mondo della scuola per ridefinire tempi e modi delle strutture scolastiche. Il servizio Mobilità del Comune di Reggio ha infatti attivato negli anni passati una serie di Politiche per gestire al meglio la quota di mobilità urbana legata agli spostamenti casa-scuola, una quota non particolarmente alta (è stimata intorno al 15% del traffico cittadino) ma concentrata negli orari di punta e quindi causa di effetti pesanti sia sulla persona che sulla città. A riguardo, il Comune ha promosso un modo differente di andare a scuola, anche grazie all’introduzione della figura dei Mobility Manager scolastici nelle scuole dell’obbligo, e ha attivato vari progetti come il BiciBus/PediBus, i laboratori su mobilità e ciclabilità dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di secondo grado, le gite scolastiche con mezzi sostenibili, le strade scolastiche e i “tatuaggi urbani”, nonché i grandi investimenti dedicati alle infrastrutture che servono i  plessi scolastici.