Anche quest’anno il 5 maggio l’Organizzazione Mondiale della Sanità celebra la giornata dell’igiene delle mani e, mai come ora, la data cade in un momento in cui tale misura è di fondamentale importanza nella vita quotidiana. L’igiene delle mani, infatti, insieme al distanziamento fisico e all’igiene respiratoria (coprirsi naso e bocca in caso di starnuti o colpi di tosse), rappresenta uno dei principali gesti di prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2.

L’igiene delle mani è anche una delle misure più efficaci per proteggere dal rischio di contrarre un’infezione correlata all’assistenza, rischio che interessa ogni anno milioni di persone in tutto il mondo con un impatto importante in termini di sofferenza, morbosità e mortalità. Ogni operatore sanitario, dunque, al pari di ogni cittadino, ha la responsabilità professionale e il dovere etico-deontologico di lavarsi correttamente le mani ogni volta che è necessario nella sua attività di lavoro. L’igiene delle mani è la pratica più semplice ed efficace che tutti – assistiti, parenti, visitatori e caregiver – possono effettuare per rendere più sicuri i contesti assistenziali oltre che quelli lavorativi e domestici.

Lavarsi le mani, nel modo giusto

L’Istituto superiore di sanità ha prodotto un video per ricordare ai cittadini l’importanza di lavarsi correttamente le mani.

Bisogna lavarsi spesso e accuratamente con acqua e sapone per 40-60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol; va usato quando le mani sono asciutte, altrimenti non è efficace.

Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, evita di toccarli con le mani non lavate, come spesso succede come gesto naturale. Non bisogna lavare solo il palmo e il dorso delle mani, ma bisogna eseguire un lavaggio completo di tutte le parti compresi gli spazi tra le dita (rimuovendo eventuali gioielli per una igiene accurata).

Alla fine del lavaggio non bisogna toccare i rubinetti per richiudere l’acqua ma utilizzare un fazzoletto o la piega del gomito per evitare che le mani pulite entrino a contatto con superfici sporche. Dopo essersi lavati le mani non bisogna toccare oggetti (es. maniglia della porta: si può usare un fazzoletto di carta). Non si devono lavare i guanti monouso, potrebbero rovinarsi. I guanti non devono sostituire la corretta igiene delle mani.