Sui siti internet più cliccati curavano la pubblicazione di annunci esca circa la vendita di smartphone di ultima generazione. La trattativa veniva portata avanti a mezzo WhatsApp sull’utenza intestata al suocero, mentre la nuora che aveva in uso la postepay a lei intestata, incassava il danaro delle “vendite fantasma”. In questo modo il duetto di filibustieri dalle provincia di Frosinone ha raggirato anche una reggiana che ha risposto all’annuncio concernente la vendita di uno smartphone Iphone X, venduto a 200 euro, concordando di pagare 50 euro in anticipo e 150 alla consegna, senza vedersi recapitare quanto acquistato: i due truffatori, infatti, incassato l’anticipo hanno bidonato l’acquirente e sono spartiti nel nulla.

Per questo i carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale, a cui la casalinga 40enne reggiana ha sporto denuncia, a conclusione di mirate indagini telematiche, hanno denunciato per concorso in truffa alla Procura reggiana un pensionato 75enne e la nuora 47enne. Due prime denunce a cui potrebbero seguirne delle altre in quanto il sospetto dei militari e che il business truffaldino portato da tempo avanti dai due (come dimostrano i loro precedenti) possa vedere coinvolti altri membri della famiglia. Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata da una 40enne casalinga di Reggio Emilia che aveva acquistato su un noto sito internet di annunci, uno smartphone. Dopo aver intavolato via WhatsApp la compravendita, riusciva a concludere l’acquisto del cellulare per un importo di 200 euro versando la caparra di 50 euro secondo quanto pattuito sul conto indicatole. All’accredito dell’importo non è però corrisposta la consegna dello smartphone in quanto il venditore è sparito nel nulla bidonando la malcapitata reggiana. Materializzato di essere rimasta vittima di una truffa la donna si presentava ai carabinieri della stazione di Corso Cairoli formalizzando la denuncia per truffa.