Ci dimenticheremo o quasi dell’autocertificazione se non per spostarsi da una regione all’altra.

Sarà possibile incontrare gli amici senza un limite numerico, ma non pensate a feste o eventi pubblici (la distanza resta nel nostro personale interesse).
Potremo andare nelle seconde case e anche soggiornarci se questo non comporta uscire dalla nostra Regione di residenza.
In macchina ci si sposta ancora in modalità taxi (passeggero dietro) se non si è conviventi. Nei taxi, quelli veri, mascherina per tutti.

Riaprono praticamente tutti (quelli che ci riescono) potrebbe essere utile quindi, un riepilogo delle procedure.

Per entrare nei negozi bisognerà fare la fila (sarebbe bello vederla davvero).
Ci sarà misurata la febbre all’ingresso dei centri commerciali e il limite per essere rimandati a casa è 37,5 gradi centigradi.

Useremo mascherine e pure guanti monouso per toccare liberamente la merce.

Per risistemarci barba e capelli (alcuni come il sottoscritto ne hanno un sincero bisogno) solo su prenotazione e niente improvvisate al salone.

Al bar e al ristorante distanti un metro, niente buffet, menù digitali (non è una variabile della cucina vegana tranquilli) e lista dei prenotati conservata per almeno 14 giorni, non si sa mai serva un tracciamento.

Per i fedeli si ritorna in chiesa (con selezione all’ingresso come una volta i locali), ovvero a numero chiuso e stop affollamenti della domenica.
Acquasantiere vuote e comunione data evitando il contatto fisico (guanti si o guanti no lo decideranno i vescovi).

La risposta è no, non possiamo rifiutarci di farci misurare la temperatura.

Indossare la mascherina è sempre obbligatorio nei posti affollati e dove non possiamo rispettare il distanziamento.

Buona ripresa Sassuolo i numeri dicono, che te la sei meritata.

Claudio Corrado