E adesso è ufficiale, il provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta. Il governo ha dato il via libera ai fondi statali necessari per completare il Tecnopolo di Bologna.

Si tratta di 40 milioni di euro (10 milioni per il 2020, 15 milioni per il 2021 e 15 milioni per il 2022), che vanno a finanziare gli interventi necessari a completare la realizzazione dell’infrastruttura. I fondi nazionali, stanziati dal Governo,serviranno anche a rendere più rilevantela partecipazione dell’Italia a istituzioni e progetti di ricerca europei ed internazionali. Inoltre, serviranno a potenziare il sistema regionale dell’Alta formazione e ricerca meteo-climatica di Bologna.

Il cantiere per costruire il Tecnopolo di Bologna non si è mai fermato, neanche durante il lookdown dovuto all’emergenza covid-19.

Nell’ex Manifattura Tabacchi, rispettando le norme previste dall’emergenza,  si continua a lavorare a pieno ritmo per completare, entro le prime settimane di luglio, l’infrastruttura di livello internazionale che ospiterà uno dei Data Center più potenti al mondo: il Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF), organizzazione internazionale con sede a Reading (UK) che vede la partecipazione di 22 Stati membri, fra cui l’Italia, e 12 paesi cooperanti.

“Con lo stanziamento delle risorse per il Tecnopolo di Bologna- dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla- si concretizza uno degli investimenti più importanti per lo sviluppo sostenibile futuro di questa Regione e del Paese intero. Stiamo già dialogando con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per partecipare entro l’anno al bando del Programma europeo Copernicus. È in via di completamento il progetto definitivo per l’investimento immobiliare innovativo e green nell’area ex Manifattura Tabacchi di via Stalingrado, destinato ad ospitare le attività di ricerca”.

“Ora ci sono tutte le condizioni- conclude l’assessore Colla- per partecipare al bando e portare a Bologna 250 ricercatori da tutto il mondo, facendo del tecnopolo di Bologna la cittadella della scienza di questo Paese”.

La Regione Emilia-Romagna procede infatti con l’attività di progettazione della sede del Centro di Ricerca, in modo da poter ospitare anche le attività del nuovo Programma Copernicus, grazie a un recente accordo col Governo per fare del Tecnopolo la sede anche del Programma di ricerca europeo, dove lavoreranno, a regime, 250 ricercatori.

In particolare, l’accordo di collaborazione, siglato con il ministero degli Esteri, prevede la progettazione delle opere, che dovranno essere terminate entro il 2022, e la preparazione dell’offerta italiana per rispondere alla call internazionale e predisporre la gara d’appalto, con i costi di queste attività a carico,  per il 50%, alla Regione Emilia-Romagna e per il 50% al ministero degli Esteri.