Scene di ordinaria follia alle prime ore di ieri mattina a Reggio Emilia, dove un uomo, recatosi nell’abitazione di un amico che l’aveva ospitato nel passato, pretendeva di essere nuovamente ospitato. Pretese che non ha esitato ottenere con la forza, sfondando la porta d’ingresso, aggredendo il locatario dell’appartamento e devastando tutti gli arredi ed elettrodomestici che si trovavano all’interno. Il malcapitato locatario, aggredito dalla furia cieca dell’amico, ha riportato lesioni giudicate guaribili in 5 giorni. Stesso trattamento che l’uomo ha riservato ai carabinieri ponendo una resistenza attiva e cercando di sopraffarli con la violenza senza riuscirvi.

Con le accuse di violazione di domicilio aggravato dalla violenze sulle cose, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia hanno tratto in arresto il cittadino nigeriano I.K., 30enne residente a Firenze di fatto senza fissa dimora, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

Per ben due volte ieri mattina tra le 5.45 e le 6.30 i carabinieri della sezione radiomobile, su richiesta di un nigeriano 26enne locatario di un appartamento ubicato nella centralissima via Ferrari Bonini, sono intervenuti perchè il connazionale, poi identificato nel 30enne, era arbitrariamente entrato pretendendo con prepotenza e violenza di essere ospitato dal connazionale, che nel recente passato l’aveva accolto a casa. In entrambi i casi l’uomo all’arrivo dei carabinieri si allontanava volontariamente senza opporre alcuna resistenza. La terza irruzione ha avuto ben altro esito. Poco dopo le 7.00 al 112 perveniva nuova richiesta di intervento sempre in via Ferrari Bonini stavolta avanzata da una donna che riferiva di sentire delle urla di aiuto provenire dall’immobile adiacente al suo e  di percepire una lite in atto tra due uomini. Giunti sul posto nuovamente i due uomini dell’equipaggio constatavano che il 30enne era tornato nuovamente a casa del connazionale, dove aveva messo a soqquadro ogni ambiente dell’appartamento distruggendo arredi e supplitili. Anche alla presenza dei carabinieri il 30enne invitato a desistere nella sua condotta, continuava a distruggere quanto vi si poneva innanzi, scagliandosi contro il locatario e gli operatori su cui si rivolgeva cercando di aggredirli a spinte e calci, vendendo bloccato e tratto in arresto in ordine ai riferimenti normativi violati. Al termine delle formalità di rito l’uomo veniva ristretto a disposizione della Procura reggiana.