Nell’ottica di andare incontro a diverse categorie messe in difficoltà dalla pandemia, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità nella seduta di mercoledì 10 giugno due importanti regolamenti. In particolare, spiega la sindaca Francesca Bedogni, “attueremo degli interventi a favore delle attività produttive, commerciali e della proloco: per aiutare il commercio a ripartire, abbiamo approvato un regolamento per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap), accelerando così il passaggio da Tosap a Cosap. Questo permetterà all’amministrazione di definire criteri per la riduzione o l’esenzione del contributo per l’occupazione del suolo pubblico in modo flessibile e dinamico”.

Non è tutto: è stato votato un altro regolamento comunale di ricerca alloggi privati da destinare a progetti di emergenza abitativa. “Abbiamo approvato – prosegue la prima cittadina – un sistema che consentirà di rafforzare le garanzie per i proprietari di immobili assicurando così il pagamento delle rate dell’affitto ogni mese. In questo modo speriamo di poter sbloccare il problema del reperimento di abitazioni per famiglie in difficoltà ponendoci come garanti”.

Infine la sindaca fa il punto su varie iniziative intraprese o di prossima attuazione. “Cerchiamo di essere presenti e tempestivi negli interventi a favore delle categorie più colpite: dopo i buoni spesa, l’istituzione del fondo emergenza Covid, l’introduzione del COSAP e del bando Emergenza Abitativa, stiamo lavorando alla definizione dei criteri di utilizzo del fondo emergenza, all’avvio dei servizi estivi per i bambini da 3 a 6 anni e, insieme all’Unione, al fondo affitti. Senza mai rinunciare a questo sforzo continuo per assicurare nel concreto la presenza di servizi di qualità ai nostri concittadini, non possiamo tacere la preoccupazione che abbiamo rispetto alla tenuta dei bilanci. L’ANCI ha più volte e chiaramente sottoposto questa criticità al Governo dal quale si aspettano ora risposte concrete in termini di maggiori trasferimenti ai Comuni, Comuni che nel corso di questi ultimi anni hanno sopportato i tagli più consistenti alla spesa pubblica, ma che oggi sono chiamati, più di ogni altra istituzione a garantire servizi di qualità e molto più onerosi a fronte di entrate in calo di oltre il 35%”.