Dalla cucina del nido d’infanzia a quella della sede della Croce Blu di via Giardini. Dall’alimentazione dei piccoli dello 0-3 anni alla preparazione dei pasti d’asporto per i senza fissa dimora. A luglio le cuoche dei nidi comunali hanno rivisitato ricette e porzioni, mettendo l’arte culinaria e il loro grande senso pratico a servizio dei meno fortunati e si sono trasferite nella mensa della Croce Blu di via Giardini per proseguire l’attività avviata dallo chef Luca Marchini durante i mesi del lockdown per l’emergenza sanitaria.

In modo analogo, due autisti del Comune, Andrea e Roberto, normalmente impiegati nel servizio di trasporto dei bambini della scuola d’infanzia, già da marzo, con la chiusura dei servizi educativi per l’emergenza Covid, hanno spostato veicoli e attività lavorativa nella sede dell’associazione mettendosi a completa disposizione dei volontari e affiancandoli nelle consegne di spesa e farmaci a domicilio condotta in collaborazione con il Comune.
Nella mattinata di martedì 14 luglio l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi ha voluto ringraziare tutti personalmente per la flessibilità e la disponibilità dimostrata nella situazione completamente fuori dall’ordinario causata dalla pandemia.

“In questi mesi – ha affermato Baracchi – collaborando anche con altri settori, abbiamo chiesto al nostro personale di rimettersi in gioco, talvolta ripensando la propria attività per essere di sostegno alle famiglie e alla popolazione. Le cuoche dei nostri nidi, che da sempre sono sinonimo della capacità di adattarsi a situazioni e a ruoli diversi all’interno dei servizi educativi, e forse anche per questo sono tanto amate, come i nostri due conducenti del trasporto scolastico hanno accettato questa nuova sfida facendo apprezzare anche qui, in Croce Blu, la passione e l’impegno che mettono nel rendersi utili”.
Sono le cuoche del nido Cividale Maria Francesca, Lucia e Vilma proprio ora andata in pensione, Rosina e Maria Grazia del Sagittario, Antonella del Pellico e Silvia del nido Vaciglio, che dopo un periodo di smart working forzato a causa del lockdown e l’impegno nei Giardini Aperti in supporto alle educatrici, impegnate nelle attività più diverse dalla sartoria al giardinaggio, hanno infine abbracciato con slancio la proposta della dirigente del Settore Istruzione e con essa la concretezza di poter rientrare insieme in cucina, orgogliose del loro lavoro.

Dopo le grandi pulizie, il riordino della dispensa e la riorganizzazione dei turni e del menù settimanale, cucinano ogni giorno per una cinquantina di senza fissa dimora sparsi per la città. Due di loro, Vilma e Silvia, hanno anche accompagnato i volontari della Croce Blu nella consegna dei pasti conoscendo personalmente gli sguardi e la riconoscenza delle persone per le quali cucinano. Infine, hanno documentato tutta l’esperienza attraverso materiali che potranno essere diffusi tramite i siti internet dei servizi educativi e del centro Memo.

All’incontro con l’assessora era presente anche la presidente della Croce Blu Anna Perazzelli che in segno di riconoscenza ha consegnato alle cuoche un attestato ricordo.
“Oltre che utile per gli altri – ha aggiunto l’assessora all’Istruzione – credo sia stata un’esperienza arricchente per loro, che porteranno nel cuore quando a settembre torneranno di nuovo ad accogliere i bambini dei servizi educativi. Perché – continua Grazia Baracchi – se a causa dell’emergenza sanitaria non tutto sarà forse come prima, siamo però certi che la professionalità e la voglia di fare del personale di tutti i servizi, comunali e convenzionati, sarà quella di sempre e saprà accompagnare bambini e genitori nei momenti delicati dell’inserimento o del ritorno dopo una tanto prolungata assenza”.