Fingevano di vendere pizze ma i clienti richiedevano la cessione di ben altro prodotto.
La base operativa degli spacciatori questa volta era costituita da una pizzeria a gestione
familiare, esercizio pubblico che consentiva di dare una parvenza di legalità ai lucrosi
traffici di famiglia. Dopo mesi di indagini, i Carabinieri del Comando Compagnia
Carabinieri di Modena, coadiuvati nella fase esecutiva dai Carabinieri del 5^
Reggimento “Emilia Romagna” e del 13^ Nucleo Elicotteri di Forlì, nonché dal Nucleo
Cinofili della Guardia di Finanza di Modena, hanno tratto in arresto 5 persone per
spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, tra cui un padre e due figli, nonché
sequestrato il complesso dei beni aziendali e i locali relativi ad una pizzeria del
centro di Nonantola intestata formalmente ad una società facente capo ad una donna
appartenente alla medesima cerchia familiare.

E’ il risultato di una operazione antidroga denominata “PIZZA FAMILY”, condotta
dalla Stazione Carabinieri di Nonantola, che ha portato all’emissione delle 5 misure
cautelari e del sequestro preventivo dell’esercizio da parte del G.I.P. del Tribunale di
Modena, Dott.ssa Eleonora Pirillo, su conforme richiesta del Sost. Proc. della
Repubblica di Modena, Dott. Marco Niccolini.

L’indagine, condotta dall’aprile al luglio 2019, ha permesso – grazie alle attività tecniche ed alle diverse testimonianze raccolte – di documentare oltre 500 cessioni di sostanze stupefacenti del tipo cocaina a numerosi acquirenti, di cui oltre 90 identificati, che si recavano nel pubblico esercizio, fingendo di acquistare pizze.
Le investigazioni sono scaturite a seguito dell’arresto di uno dei componenti della famiglia che gestiva la pizzeria, già ristretto in carcere, trovato in possesso di un ingente
quantitativo di sostanza stupefacente del tipo cocaina; l’attenzione quindi si è rivolta
ai restanti familiari i quali hanno continuato ad utilizzare la pizzeria per agevolare la
perpetrazione delle loro attività illecite.
Anche in occasione dell’esecuzione della misura cautelare, due dei cinque arrestati
sono stati sorpresi complessivamente con 21 grammi circa di cocaina nonché con quasi
10.000 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio.