Sono 157 le segnalazioni relative a casi di presunti maltrattamenti di animali ricevute finora nel 2020 dalla Polizia locale di Modena, delle quali un terzo (una cinquantina) hanno riguardato stati di abbandono o situazioni di pericolo. La cifra si inserisce nel trend degli ultimi anni, confermando l’attenzione da parte dei cittadini nell’allertare il Comando di via Galilei, impegnato nei necessari controlli per verificare il rispetto delle norme stabilite dal Regolamento benessere animali.

Tra le segnalazioni più frequenti nel periodo estivo compaiono quelle sulla presenza di animali confinati su balconi o terrazze e sui cani lasciati in auto, che, per via delle temperature elevate, possono trovarsi in serio pericolo. Inoltre, in diverse circostanze gli agenti sono intervenuti per situazioni di animali da affezione legati con catena, una restrizione che è vietata dalle normative. In tutti questi casi, se il maltrattamento è riscontrato, per i proprietari degli amici a quattro zampe scatta un verbale, assieme alle indicazioni per modalità più idonee di detenzione dell’animale.

Oltre alle misure sanzionatorie, la Polizia locale, che di recente ha visto la partecipazione di 15 agenti a corsi di formazione specifica sul tema “maltrattamento animali”, è impegnata nelle attività di sensibilizzazione, a partire dal contrasto all’abbandono. La legge, infatti, prevede che, in caso di gravi motivi o cucciolate indesiderate, i proprietari degli animali possano rinunciare alla proprietà degli stessi e che i Comuni si debbano attivare per trasferirli in strutture idonee. Quest’anno, inoltre, è stata avviata una campagna sulle adozioni consapevoli, con particolare attenzione al fenomeno di chi adotta un cane “da catalogo”, ovvero scegliendolo da un annuncio o attraverso siti web e piattaforme social che sempre più spesso pubblicano inserzioni basate sul pietismo o sull’urgenza derivante dalla situazione di pericolo dell’animale.

“Queste modalità di adozione – fanno sapere dal Comando – sono altamente sconsigliate per svariate ragioni. In primo luogo, la scelta di accogliere in famiglia un nuovo individuo necessariamente deve prevedere incontri conoscitivi prima che il cane faccia ingresso affinché sia possibile trovare un “match” tra cane e nucleo familiare. Poi, dietro queste offerte di animali si cela spesso un vero e proprio mercato e di conseguenza esiste il rischio, per chi ricorre a questo canale, di diventare complici di attività illecite”. A questo proposito la Polizia locale ha creato una Guida informativa, scaricabile dal sito internet dell’ente (www.comune.modena.it/polizialocale), che contiene le informazioni essenziali per evitare di incappare in spiacevoli inconvenienti e affrontare al meglio un’esperienza che, se ben strutturata, potrà rivelarsi positiva.

UNA GUIDA PER L’ADOZIONE IN SICUREZZA DEI CANI

Conoscere l’animale, assicurarsi che sia stato accudito, acquisire la documentazione sanitaria: i suggerimenti della Polizia locale anche per contrastare il commercio illecito

Incontrare dal vivo il cane, conoscere la sua storia, acquisirne la documentazione sanitaria e, in caso di spesa per la transazione economica che lo riguarda, versare le somme nel rispetto delle leggi. Sono solo alcune delle indicazioni riportate nella “Guida all’adozione consapevole di un cane” realizzata dall’Unità Benessere animali della Polizia locale di Modena nell’ambito del progetto in corso per contrastare le cosiddette “staffette”: ovvero i trasferimenti spesso illeciti, con mezzi e in condizioni non idonee, degli animali dal sud Italia destinati a essere rivenduti nelle regioni settentrionali. Il documento, pubblicato sul sito internet dell’ente (www.comune.modena.it/polizialocale), fornisce indicazioni sulle corrette modalità di questo tipo di pratiche, con particolare riferimento a chi decide di adottare un cane proveniente da altre regioni, mettendo in guardia contro i rischi degli acquisti online e le violazioni che si possono commettere.

La guida ricorda che internet pullula di annunci che riguardano la cessione di cuccioli, anche di razza, spesso legati al commercio illegale di animali provenienti dall’estero. Scegliere un amico a quattro zampe sul web e sui social network non è l’approccio migliore: il cane deve essere incontrato e conosciuto attraverso i percorsi offerti dai canili, che offrono maggiori garanzie sulla buona riuscita dell’adozione. Inoltre, l’animale da adottare deve essere dotato di microchip nonché risultare regolarmente iscritto all’anagrafe canina del Comune di residenza.

Farsi consegnare l’animale con una “staffetta” è sconsigliato, a meno che non vengano fornite diverse garanzie sul cane, dall’età minima di 60 giorni al trasporto a norma, dall’informazione sul profilo psicologico alla presenza del libretto di vaccinazioni, dalla certezza che sia stato accudito adeguatamente dalla madre alla ricevuta obbligatoria per le associazioni che offrono servizi a pagamento. Infine, la “Guida all’adozione consapevole” sottolinea che la consegna dell’amico a quattro zampe deve avvenire a casa e non in luoghi di incontro come i caselli autostradali, dove si possono rischiare incidenti o la fuga. Tra i reati nei quali si può incorrere c’è quello disciplinato dall’articolo 544-ter del Codice penale, il maltrattamento di animali, che prevede fino a 18 mesi di reclusione e una multa che può arrivare a 30mila euro.