Torna in scena dal 31 agosto al 3 settembre dopo il debutto di gennaio 2020 all’Arena
del Sole “Le orme dei figli”, regia di Paolo Billi, in una nuova versione che vede in
scena una compagnia formata esclusivamente da minori e giovani adulti ristretti
presso l’IPM di Bologna: Adam, Anas, Andrea, Andrea, Daniel, Jonathan, Ionut, Larry,
Manuel, Mehdi e Kevin.

La scena è chiusa da un tulle frontale su cui è proiettato, in trasparenza, il video di scena
che scandisce lo spettacolo intero: impronte, acque, arabeschi, tracce ed orme.
La scenografia è costituita da tratti di una rampa grigio-scura, fortemente inclinati, su cui
rampicarsi, stare in equilibrio, scivolare, cercare orme: metafora di una condizione in cui
non esistono più tracce di padri da seguire. Scivoli su cui giocare con le proprie orme su
altre orme, dove ascoltare e parlare alle impronte. Sono orme di figli abbandonati; orme di
figli che non possono tornare a casa.

Lo spettacolo nasce tra difficoltà e limitazioni imposte per la pandemia; il laboratorio
teatrale è iniziato a maggio con alcune prove online; è seguita una fase propedeutica con
piccoli gruppi con incontri all’aperto; nei mesi di luglio e agosto le prove hanno coinvolto
l’intero gruppo. Forte è sempre stata la volontà dell’Istituto Penale Minorile di Bologna di
portare a termine l’impresa teatrale, riprendendo le attività con i ragazzi dopo mesi di
inattività e riaprendo l’Istituto alla città con il consueto appuntamento di fine estate.
La scenografia è di Irene Ferrari; le strutture di scena sono di Gazmend Llanaj, realizzate
nel percorso di formazione professionale per l’inclusione socio lavorativa dei giovani a
cura di IIPLE con i ragazzi dell’IPM di Bologna.
Il video di scena di Simone Tacconelli e Elide Blind ed è stato realizzato con i ragazzi
dell’Area Penale Esterna nell’ambito del progetto I.C.E. – Incubatore di comunità
educante, nell’estate 2019.

LE ORME DEI FIGLI, una produzione del Teatro del Pratello coop., s’inserisce nel progetto
STANZE DI TEATRO CARCERE del Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna, che
vede per il triennio 2019-2021 sei registi impegnati in sette carceri della regione – Forlì,
Ferrara, Modena, Castelfranco Emilia, Ravenna, Parma, Bologna – e presso i Servizi di
Giustizia Minorile, sul tema comune PADRI E FIGLI.

Lo spettacolo fa parte del progetto LAICI TEATRI, del Teatro del Pratello, progetto
cofinanziato dall’Unione Europea | Fondo Sociale Europeo | Programma Operativo Città
Metropolitane 2014-2020.

Lo spettacolo fa parte di Bologna Estate 2020, il cartellone di attività promosso e
coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Destinazione
Turistica- ed è realizzato con il sostegno del Centro Giustizia Minorile Emilia Romagna e
Marche e della Regione Emilia Romagna e il contributo della Fondazione del Monte di
Bologna e Ravenna.

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Ingresso unico 12 euro.
L’ingresso è subordinato al permesso dell’Autorità Giudiziaria competente.
Per partecipare è necessario inviare copia di un documento di identità a
teatrodelpratello@gmail.com entro il 16 agosto (fino a esaurimento posti) e
attendere comunicazione di conferma dell’avvenuta autorizzazione.