È andata bene, al di là di ogni previsione, l’iniziativa lanciata dal professor Guido Mascagni: affacciarsi alla finestra del suo studio e leggere e commentare Dante nella piazzetta di fronte alle Pieve di Panico, a Marzabotto.

L’idea è venuta al docente durante i giorni del lock-down, quando affacciarsi alla finestra e chiacchierare con i vicini era l’unica interazione consentita. Quelle chiacchiere dal balcone hanno finito per rinsaldare i rapporti, da qui l’idea di trasformarle i qualcos’altro. In effetti la prima lettura avrebbe dovuto tenersi il 25 marzo ma poi le vicende sanitarie hanno portato a rinviare la serata al primo settembre.

«Questa piazzetta è molto caratteristica, un teatro naturale direi» spiega Mascagni. «Da qui l’idea molto semplice di affacciarmi dal balcone del mio studio e leggere Dante. Tutto in economia: l’accesso è libero su prenotazione, l’illuminazione è quella stradale, io faccio le letture gratis, il padrone di quest’ala del piazzale ci consente di riunirci e il parroco porta le sedie».

L’iniziativa ha raccolto il sostegno del Comune e dopo il successo della serata di martedì 1 settembre “Fuori dalle selve oscure”, dedicata appunto alla Commedia di Dante con la lettura del primo canto dell’inferno, si è deciso di replicare anche giovedì 3 settembre, stavolta con “Riemergere dal futuro”, cioè la lettura e il commento di alcune novelle tratte dal Decameron di Boccaccio. Il tutto ovviamente su prenotazione nel rispetto del distanziamento previsto dalle norme anti-covid, con grande soddisfazione degli organizzatori che non si aspettavano quaranta persone in piazza ad ascoltare con attenzione una lettura delle terzine di Dante. Già si pensa perciò di riproporre l’iniziativa la prossima estate.

Guido Mascagni insegna Discipline Umanistiche all’Università Primo Levi di Bologna, dopo una vita di studi tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha insegnato in diversi istituti tra cui Princeton  e Ohio State University. Si definisce un ricercatore dantesco, ha all’attivo diverse pubblicazioni, una cospicua attività di conferenziere e conduttore di eventi nonché di formatore. È anche un esperto di storia della musica ma soprattutto un divulgatore: le serate infatti sono aperte a tutti, indipendentemente dal bagaglio culturale di ciascuno, proprio perché rendere semplici le spiegazioni senza banalizzarle è da sempre uno degli obiettivi professionali perseguiti da Mascagni.