Il recupero delle visite rimaste in sospeso durante l’emergenza Covid e una nuova organizzazione per eseguire in assoluta sicurezza i test di idoneità all’attività agonistica. Sono state settimane intense per il servizio di Medicina dello Sport dell’Azienda Usl di Modena. Dopo aver riaperto lo scorso 15 giugno, infatti, il personale sanitario della struttura in via dello Sport si è trovato a recuperare circa 900 visite tra iscritti alle società sportive e atleti in fase di preparazione per competizioni che si svolgeranno nei prossimi mesi. Dopo un mese e mezzo a ritmi serrati, a fine luglio il servizio è riuscito a mettersi in pari con le prestazioni arretrate, con oltre 600 persone che si sono presentate per effettuare i test di idoneità agonistica.

Dal mese di agosto il servizio ha riaperto i calendari al pubblico e dai primi giorni di settembre la Medicina dello Sport ha iniziato a recuperare, oltre a fissarne delle nuove, anche le visite agli atleti diversamente abili. Le attuali norme sanitarie anti-Covid hanno reso necessaria la riorganizzazione sia degli spazi che delle modalità d’accesso che prevedono un triage all’ingresso con la misurazione della temperatura corporea. I test eseguiti sugli atleti (la spirometria, lo step test e il test massimale) sono ora dislocati in ambulatori separati. Dopo ogni visita viene effettuata una sanificazione completa dei locali prima dell’utente successivo. Inoltre, rispetto al passato, le prestazioni vengono attualmente fissate ogni 45 minuti, invece che ogni 30, proprio per permettere di sanificare gli ambienti.

“Con la riapertura al pubblico c’è stato un enorme sforzo collettivo per riuscire a recuperare in tempi stretti le visite pre-Covid, occupandoci di richiamare direttamente le varie persone – dichiara Gustavo Savino, direttore della Medicina dello Sport dell’Ausl di Modena -. Tutto il personale sanitario si è reso disponibile ad allungare l’orario della giornata, che inizia alle 7.30 con il primo accesso e finisce alle 19.30. Gli stessi utenti hanno dimostrato un grande senso di responsabilità presentandosi puntuali, con i dispositivi di protezione individuale e la modulistica compilata correttamente. E’ stata fondamentale, in questo senso, anche la preziosa collaborazione delle società sportive. Grazie a questo grande impegno e il rodaggio necessario per abituarci alla riorganizzazione, nelle prossime settimane saremo in grado di programmare nuovamente le visite ogni 30 minuti”.