Seminari, pubblicazioni, festival, spettacoli di musica e danza, piattaforme interattive, eventi sportivi e didattica a distanza più che mai necessaria nell’era Covid, per raccontare storie che fanno la differenza.

Sono 17 i progetti messi in campo da associazioni ed enti locali, realizzati con creatività e innovazione, per parlare di pace e diritti nel 2020. Le iniziative sono  finanziate da un provvedimento della  Giunta regionale, con 190 mila euro nell’ambito del bando per la promozione della cultura della pace. Dieci progetti sono stati presentati dal mondo dell’associazionismo e del terzo settore e sette da enti locali.

Il bando 2020, in continuità con gli anni precedenti, sostiene progetti finalizzati a sensibilizzare la comunità regionale, con particolare attenzione ai giovani, alla cultura della pace e della non violenza, a promuovere lo sviluppo dei diritti umani, la non-discriminazione e la valorizzazione delle diversità, a incentivare il dialogo interreligioso e promuovere una riflessione su cultura, economia ed ambiente come fattori generatori di contesti di sviluppo inclusivi e sostenibili.

Sono pervenute in tutto 35 proposte: 19 presentate da associazionismo e terzo settore e 16 da Comuni, Unioni di Comuni e Province.

Nel corso degli anni, grazie ai contributi previsti dalla Legge regionale per promuovere una cultura di pace (la numero 12/2002), sono stati realizzati importanti momenti di riflessione di rilievo regionale come il Popoli Pop Cult, incontro tra generazioni, popoli e culture attraverso la musica a Bagnara di Romagna, il Festival Francescano, spettacoli, attività didattiche e momenti di spiritualità, il Festival dei Diritti di Ferrara e ancora iniziative rivolte alle scuole, tra cui il Premio per la Pace Giuseppe Dossetti, e poi mostre, laboratori e spettacoli teatrali.

I progetti 2020

Tra i progetti finanziati dalla Regione al mondo dell’associazionismo e del Terzo settore (Ong, Onlus, Cooperative sociali e associazioni di promozione sociale) troviamo tra gli altri “Graphic journalism. Documentare e raccontare le discriminazioni per una nuova cultura dei diritti e della pace”, presentato da Cefa e articolato su più province, che tra le varie attività propone un workshop con Claudio Calia, uno dei principali autori italiani di giornalismo a fumetti. Quindi “#dirittoalcuore – teatro, danza e parole di pace” presentato da Educaid di Rimini, che valorizza nella riflessione sulla pace l’integrazione delle persone diversamente abili; “Most – un ponte permanente per la pace e i diritti umani tra Reggio Emilia e i Balcani” presentato da Iscos ER, con una riflessione su una guerra recente per costruire nuove consapevolezze future. E ancora “Storie di pace per tutt* – On line” dell’Associazione Centro documentazione Handicap di Bologna con la sua piattaforma digitale che punta sul valore della narrazione, delle storie condivise e della lettura del libro come spazio di incontro e dialogo e “Welcome project” presentato da Uisp ER, che mette al centro lo sport ed il “terzo tempo” come elemento di integrazione e non violenza.

E poi da segnalare “Un futuro possibile. Riflessioni su una società inclusiva e sostenibile” della cooperativa sociale riminese Fratelli, in partnership con il Comune di Santarcangelo, il Comune di Poggio Torriana e Acer Rimini; “Vittime Civili di guerra. Strumenti per una didattica della pace e della cittadinanza globale” dell’Associazione nazionale Vittime Civili di guerra; “Cittadin* del Mondo per una cittadinanza globale e consapevole”, presentato da Ex Aequo Bottega del Mondo di Bologna ed altre realtà del commercio equo-solidale regionale; le edizioni 2020 di due Festival ormai consolidati, il “Festival dei diritti di Ferrara” presentato da Nexus ER e il Festival Francescano con i suoi nuovi percorsi di “economia gentile” presentato dall’associazione cesenate Il Pellicano, partner del festival.

Altrettanto ricca e diversificata è la proposta degli enti locali: “Salute e salvezza: problematiche interculturali e inter-religiose del post-Covid” presentato dal Comune di Bologna e un ampio partenariato, che si caratterizza anche come momento di riflessione su come la recente emergenza sanitaria abbia modificato la fruizione di spazi pubblici quali i luoghi di cura, di culto e di sepoltura; “Parma Città Globale” a titolarità del Comune di Parma che ha l’obiettivo di valorizzare e competenze ed esperienze di diversi attori territoriali nell’ambito della promozione dell’Educazione alla Cittadinanza Globale; “Musica in chiave di pace” presentato dal Comune di Piacenza in collaborazione con il mondo della scuola, per riportare al centro il valore dell’agire insieme e del fare rete e “Viaggio nella memoria dei diritti negati” del Comune di Campogalliano, riflessione sulla guerra e sulla labilità dei diritti rivolta a ragazzi tra i 12 e i 18 anni.

Il territorio ravennate propone tre progetti: “In cammino verso i diritti”, “Il Mondo Intorno – III Edizione. Laboratorio di diritti, storie, idee” e “Popoli Pop Cult Festival: ponti Web per un dialogo fra popoli, culture e generazioni” presentati rispettivamente da Unione della Romagna Faentina; Comune di Ravenna e Comune di Bagnara di Romagna.

Per maggiori informazioni in merito alle attività e ai progetti in corso e conclusi è disponibile la sezione Pace e Cittadinanza globale del portale Fondi europei e cooperazione al link: https://fondieuropei.regione.emilia-romagna.it/pace-e-cittadinanza-globale.