È finito con l’auto contro dei bidoni della spazzatura ed ha addebitato la colpa alla fidanzata in sua compagnia. Dalle parole è passato presto ai fatti pestando a sangue la ragazza tanto da causarle lesioni giudicate guaribili in oltre 40 giorni. Una condotta dalla violenza inaudita quella compiuta la notte del 26 luglio scorso in conseguenza della quale, al termine delle indagini, i carabinieri della stazione di Castellarano hanno denunciato l’uomo, un 34enne reggiano residente in un comune dell’appennino reggiano, per il reato di lesioni personali aggravate avendole compiute ai danni di una donna con cui è legato sentimentalmente.

La Procura reggiana, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo, della misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti della donna, una 40enne abitante nel comprensorio ceramico reggiano, prescrivendogli di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla stessa con il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo di comunicazione con la donna.

Pesanti come un macigno le accuse contestate all’uomo che è accusato di lesioni personali aggravate. reiterate condotte maltrattanti nei confronti della donna. Secondo quanto accertato dai carabinieri di Castellarano l’uomo, la notte del 26 luglio detto, mentre stava accompagnando a casa la fidanzata, per futili motivi dopo averla immotivatamente accusata di aver provocato un incidente stradale, la colpiva con violenti pugni al volto facendola uscire dall’abitacolo dell’autovettura e trascinandola le causava lesioni personali giudicate dai sanitari guaribili in oltre 40 giorni.

Ad attivare i carabinieri di Castellarano un’ora dopo i gravi fatti la stessa vittima apparsa ai militari sanguinante e con il volto tumefatto. Assicurati i soccorsi e sebbene la stessa donna non abbia voluto formalizzare la denuncia, trattandosi di reato perseguibile d’ufficio e ricadente nella casistica del codice rosso provvedevano a denunciare l’uomo alla Procura reggiana. La dr.ssa Maria Rita Pantani, sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con gli esiti investigativi dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale reggiano, l’odierno provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri di Castellarano.