Pubblicato l’atteso concorso di progettazione per l’intervento di restauro della chiesa di San Francesco. L’annuncio è stato dato al termine della Giornata di studi sul restauro e miglioramento sismico del Duomo, di sabato 10 ottobre scorso, dall’Arch. Corrado Azzollini, direttore del segretariato regionale del MIBACT, intervenuto tra i relatori. Notizia accolta con estremo favore da parte dell’Assessore alla Ricostruzione, nonché vice Sindaco del Comune di Mirandola Letizia Budri: “Un passaggio di testimone dal Duomo di Mirandola alla chiesa di San Francesco, che forse non poteva avere palcoscenico migliore. Si apre dunque una nuova fase per il restauro di un altro luogo simbolo per storia ed importanza, sia artistica che architettonica, del cuore storico di Mirandola e di tutta la bassa modenese.”

Il bando di concorso per l’intervento di conservazione, restauro e valorizzazione della Chiesa di San Francesco è stato pubblicato venerdì 9 ottobre sul sito di Invitalia, centrale di committenza delegata per la gara dal MIBACT, che è il soggetto attuatore dell’intervento. La proprietà dell’antica chiesa, infatti, è del FEC (Fondo Edifici di Culto) del Ministero dell’Interno, che ha delegato il Ministero per i Beni Culturali alla realizzazione dell’intervento.

Il disciplinare di gara, tra gli obiettivi, riporta: “Il concorso prevede la redazione di un progetto complessivo per il restauro dell’edificio ecclesiale, con opere di reintegrazione di quanto è crollato col sisma del 2012 e sistemazione per l’espletamento delle sue funzioni. La restituzione dell’edificio al contesto urbano e alla cittadinanza terrà conto del suo valore figurativo come memoria storica collettiva, rispettando il legame consolidatosi nei secoli fra il monumento e gli abitanti. Lo sviluppo del progetto dovrà prevedere, inoltre, il riuso dei materiali recuperati (colonne in laterizio sagomato, cornici in laterizio, vetrate ecc.)”.

La scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è stata fissata al 24 novembre prossimo, con apertura delle offerte lo stesso giorno. “Questo concorso – prosegue l’Assessore Budri – ci consegnerà un progetto di fattibilità tecnico-economica dell’intervento di restauro, che è il primo dei tre livelli di progettazione previsti dalla normativa, ma rappresenta un punto di partenza cruciale per la definizione delle linee progettuali e dell’impiego delle risorse a disposizione. Ricordiamo che il quadro economico dell’intervento è stimato in 7.606.784 Euro, di cui 3.000.000 finanziati da un decreto interministeriale MIBACT-MIT e la restante parte dal Piano delle Opere pubbliche Sisma 2012.”

La vincita del concorso, che prevede un premio di € 81.800 per il progetto primo classificato e altri € 37.400 da suddividere fra i quattro progetti successivi in graduatoria, non è legata all’affidamento dei successivi livelli di progettazione. Tuttavia nel bando è prevista la possibilità che al vincitore vengano affidati anche il progetto definitivo e quello esecutivo, in ragione dell’opportunità valutata dall’amministrazione appaltante.

Il “quadro delle esigenze” riportato nel Documento di Indirizzo alla Progettazione riporta, tra le altre, la necessità di ricucitura delle lacerazioni che conferisca unitarietà allo spazio, richiedendo il concepimento delle migliori soluzioni per la reintegrazione dei sistemi di copertura, delle strutture voltate, delle murature in elevato e delle colonne in laterizio sagomato, nel rispetto del carattere storico dell’edificio e delle preesistenze ancora in essere; la ricostruzione del campanile, la reintegrazione del volume della sagrestia e del corpo scala; il restauro della cappella della Beata Vergine e delle vetrate superstiti. Lo stesso disciplinare prevede anche l’integrazione con le strutture portanti superstiti, il cui recupero, iniziato alla fine del giugno 2019, si sta per ultimare e di cui si è dato conto in un focus a cura dell’Arch. Azzollini, proprio durante la giornata di studi sul Duomo.

“È stato molto interessante – riprende Budri – fare il punto sui i lavori in corso di esecuzione all’interno del S. Francesco e rilevare come diverse strutture, comprese le volte della navata sinistra, siano state già reintegrate; quella del presbiterio, crollata per metà e quella della Cappella della Beata Vergine di Reggio, collassata per un 60%, saranno rimesse a contrasto mediante un progressivo reinserimento di materiale; la volta absidale, attualmente puntellata, è in corso di consolidamento dall’alto. Questi sono solo alcuni degli interventi eseguiti e di cui dall’esterno si fatica ad avere piena percezione, per questo abbiamo fortemente voluto inserire questo focus, seppur non riferito al Duomo. La “fabbrica” del San Francesco da un certo punto di vista è ripresa e l’impegno di tutti è volto a non farle subire ulteriore lunghe battute d’arresto. L’auspicio è che, dati anche i ravvicinati termini del bando – conclude l’Assessore Budri – si possano dare aggiornamenti sugli esiti di questa progettazione, in sede pubblica e condivisa, già prima di Natale o comunque subito dopo le festività.”