Si chiuderà simbolicamente domani 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la fase di “Pretesting” del progetto europeo “ON-OFF” contro la violenza di genere sul web, iniziativa che vede l’associazione Lumen quale capofila di una composita compagine europea.

Lumen (l’associazione che sviluppa le attività di Casa Corsini) e i partner europei del progetto stanno mettendo a punto, assieme a ragazze e ragazzi di diversi territori, le lezioni e i contributi che andranno a far parte della piattaforma web ON-OFF. Il progetto mira infatti a creare un modello di intervento per il contrasto alla violenza di genere online a beneficio di insegnanti ed educatori di tutta Europa, da mettere poi a libera disposizione una volta validato. Alla fine del percorso sarà disponibile, in 5 lingue, il modello di intervento: una piattaforma cioè, contenente tracce, lezioni, video e schede informative per informare, coinvolgere, sensibilizzare i giovani contro un problema sempre più grave e sentito.

La fase di Pretesting serve a dare i primi riscontri sulla validità del metodo e delle proposte sviluppate in questi mesi per poi definire al meglio i materiali. Questi, una volta ottimizzati, saranno portati nelle scuole e presso centri giovani. Sul territorio nazionale il Pretesting è stato sviluppato a Fiorano e Carpi (Gruppo Babele e Centro di Formazione Professionale Nazareno) mentre si è concluso nelle scorse settimane il lavoro in Bulgaria (nel progetto sono impegnati 6 soggetti provenienti da Bulgaria, Cipro, Grecia, Spagna e Italia). Tutte le attività di questo tipo si concluderanno entro il 25 novembre.

“Per valutare la validità delle lezioni e degli interventi realizzati ad ora – spiegano i referenti di Lumen – ci siamo affidati alle ragazze e ai ragazzi del Gruppo Babele, il progetto di intervento socio-educativo che a Fiorano propone attività interessanti e ricche di contenuti. A Carpi invece è intervenuto un nostro partner progettuale, Aretes, per sviluppare il lavoro nel Centro di Formazione Professionale Nazareno. Volevamo avere dati provenienti da contesti diversi per arricchire il ventaglio di riscontri”.