I Finanzieri del Comando Provinciale di Modena hanno concluso una attività di polizia giudiziaria coordinata dalla locale Procura della Repubblica, in materia di assenteismo nel pubblico impiego, nei confronti di un assistente amministrativo di una scuola secondaria di secondo grado di Modena.

Le indagini, svolte dalle Fiamme Gialle del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Modena, sono state avviate a seguito dell’insorgere di concreti sospetti circa la “genuinità” delle certificazioni rilasciate su carta intestata del Policlinico di Modena ed utilizzate dal dipendente per giustificare dieci giornate di assenza dal servizio per malattia nel periodo tra il settembre 2019 ed il gennaio 2020. I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di appurare che il menzionato istituto di cura non aveva mai emesso le certificazioni a beneficio dell’indagato.

Più in dettaglio è stato accertato, tramite interrogazione ai database del Policlinico, che l’assistente amministrativo non aveva ricevuto prestazioni sanitarie presso la struttura sanitaria nelle giornate di assenza ed inoltre che i numeri di matricola degli operatori sanitari, che avrebbero dovuto erogare la prestazione ed attestarne l’avvenuta esecuzione, erano inesistenti. In sostanza si trattava di certificati “abilmente contraffatti” dallo stesso dipendente pubblico. In un caso, i Finanzieri del Nucleo PEF del capoluogo hanno addirittura riscontrato che sulla carta intestata del Policlinico vi era apposta l’attestazione di una prestazione effettuata da un centro cardiologico della Provincia di Napoli.
L’assistente amministrativo è stato quindi denunciato a piede libero alla locale Procura della Repubblica per il reato di false attestazioni o certificazioni” rese da lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione (art. 55-quinquies D.lgs. 165/2001), fattispecie che punisce colui che “attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustifica l’assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia” con la reclusione da uno a cinque anni ed una multa da 400 a 1600 euro.

L’attività di polizia economico-finanziaria svolta si colloca nel solco degli obiettivi strategici della Guardia di Finanza, tesi a orientare gli sforzi del Corpo a ricercare e contrastare il fenomeno dell’assenteismo e delle altre condotte che, violando valori normativi ed etici, incidono negativamente sul buon andamento della Pubblica Amministrazione.