Absidi del Duomo, Ghirlandina e Palazzo comunale (crediti: Fabrizio Annovi)

Modena si piazza al quinto posto, dietro a quattro città metropolitane e prima dei capoluoghi di medie dimensioni nella classifica ICity Rank 2020, guadagnandosi la tripla “A”, indice di un livello di digitalizzazione “molto avanzato”, nel rating che misura la trasformazione digitale e che quest’anno tiene conto anche della reazione all’emergenza Covid-19.

“Le classifiche sono innanzitutto strumenti di lavoro – afferma l’assessora a Smart City Ludovica Carla Ferrari – ma il buon posizionamento ottenuto ci fa dire che stiamo andando nella giusta direzione: una strategia chiara e rimodulata col Piano Digitale approvato a luglio, costruita su quattro assi (infrastrutture e connettività, servizi e semplificazione, cultura digitale e competenze, progetti speciali) tenendo al centro le persone, operando in sinergia con enti e istituzioni locali, nazionali ed europei e collaborando con numerose realtà. Senza dimenticare che i modenesi hanno saputo, pur in un periodo tragico, affrontare con coraggio e responsabilità la sfida dei servizi digitali. E cuore della Smart City del presente e del futuro – continua Ferrari – è il Data Center Innovation Hub. Lepida, a cui è affidata la gestione, si è già attivata affinché il centro tecnologico e innovativo della città possa iniziare ad essere operativo dai prossimi mesi”.

L’Indice ICIty Rank 2020, stilato annualmente da Forum PA con i dati relativi all’anno concluso, tiene conto anche della straordinarietà della situazione determinata dalla pandemia che ha reso cruciale la possibilità di svolgere on line molte attività. FPA ha aggiornato quindi, con dati 2020 disponibili, otto degli indicatori che compongono l’indice di trasformazione digitale, per tener conto anche delle trasformazioni avvenute in corso d’anno. Gli indicatori sono: Servizi on line, App municipali, piattoforme abilitanti, Social Pa, Open data, Trasparenza, Wi-fi pubblico e Iot.

Modena si colloca nella top ten delle migliori dieci città (complessivamente sono 107 i capoluoghi considerati) per diversi degli indicatori aggiornati al 2020. È settima per i servizi on line; sesta per punti di wi-fi pubblico e si guadagna il quarto posto per l’adozione e la diffusione delle “piattaforme abilitanti” (Spid il Sistema Pubblico di Identità Digitale, PagoPA per i pagamenti elettronici verso la Pa e l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) elemento cardine per trasformazione digitale.
Modena si aggiudica, inoltre, il terzo posto per “Iot e tecnologie di rete”, che misura l’implementazione di tecnologie, reti, sistemi intelligenti in città. Ed è infine al vertice della classifica (a pari merito con altre tre città) per “App municipali”, indicatore basato sulla presenza di applicazioni gratuite per dispositivi mobili che forniscono informazioni o servizi di pubblica utilità.

“Il fatto che Modena sia però tra le poche città di medie dimensioni nella top ten, dietro a Firenze, Bologna, Milano e Roma – sottolinea l’assessora Ferrari – evidenzia anche che risorse e dimensioni fanno la differenza; le città metropolitane hanno accesso a finanziamenti speciali, oltre che leve per attrarre investimenti e accrescere la competitività. Dunque – conclude – bisogna sostenere con maggiori risorse i territori e le città cosiddette intermedie, affinché l’innovazione sia più diffusa e tutti i cittadini godano delle stesse opportunità”.