Anche addetti e steward che si posizioneranno nelle principali fermate degli autobus in prossimità degli istituti per evitare assembramenti ed un nuovo sistema di videosorveglianza sull’intera flotta di Seta garantiranno, dal 7 gennaio, una ripartenza in sicurezza per le scuole secondarie di secondo grado. Il via libera ai nuovi servizi – finanziati con i 720.000 euro destinati dalla Provincia di Reggio Emilia, grazie al saldo delle risorse incrementali legate all’emergenza Covid, al sistema del trasporto pubblico locale in vista della riapertura delle scuole superiori – è arrivato dopo l’incontro operativo di mercoledì. Alla riunione in videoconferenza, oltre al presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, hanno preso parte  Matteo Nasciuti, sindaco di Scandiano e nuovo presidente dell’Assemblea dei soci dell’Agenzia della mobilità, il presidente di Seta Antonio Nicolini, l’assessore alle Politiche per la sostenibilità del Comune di Reggio Emilia, Carlotta Bonvicini, e rappresentanti di Agenzia della mobilità e Act.

“La riapertura delle scuole secondarie di secondo grado e la campagna vaccinale rappresentano i due asset su cui l’intero Paese concentrerà i propri sforzi a inizio 2021 – spiega il presidente Giorgio Zanni – L’investimento della Provincia, all’interno di questo piano nazionale, permette al territorio reggiano di accelerare drasticamente e iniziare a giocare in attacco con misure straordinarie a beneficio di tutti i 42 comuni e dell’intera comunità studentesca, fondamentali per rispettare le norme di riempimento dei mezzi, ma anche per aiutare le scelte politiche del futuro sul tema del trasporto pubblico”.

Si parità già il 7 gennaio, alla riapertura delle scuole, “con gli steward che saranno operativi nelle principali fermate nei pressi delle scuole per garantire sicurezza e rispetto delle regole, così come concordato anche nel tavolo tecnico coordinato dalla Prefettura e come richiesto dagli stessi studenti e dai sindacati”, spiega Zanni.

“Sempre da gennaio inizierà l’installazione sui primi 42 bus, per arrivare, entro l’estate, a coprire l’intera flotta, del nuovo sistema di videosorveglianza, che fornirà dati aggregati anche sulle abitudini degli utenti e sulle corse più frequentate, permettendo di approcciare il tema in una modalità differente che ci permetterà, in futuro, di operare le scelte migliori», aggiunge il presidente della Provincia.

Il nuovo software si baserà sulle reti neurali artificiali (NNA) per calcolare il numero di passeggeri a bordo dei mezzi. Non si tratta di un semplice e tradizionale sistema contapasseggeri, ma di un algoritmo predittivo che opererà in modo integrato con le telecamere di ultima generazione installate sugli autobus e con il sistema di controllo satellitare per trasmettere dati alla sala operativa di Seta, che potrà così vedere in tempo reale quanto sta succedendo su ogni mezzo. Il risultato dell’operazione e il dato sulla capienza dei mezzi saranno accessibili anche a tutti gli utenti attraverso le app Seta e Roger.

Il sistema di controllo satellitare è attualmente presente su tutti i mezzi della flotta, mentre quello di videosorveglianza è installato su 47 degli 86 bus urbani e su 70 dei 184 bus extraurbani. A partire dal 7 gennaio – grazie a questo ulteriore, importante investimento –  inizierà dunque l’installazione della videosorveglianza su 42 nuovi mezzi, con priorità a quelli che percorrono le tratte maggiormente utilizzate, mentre dall’11 gennaio sarà attivato il server per l’elaborazione dei dati e l’installazione del software su 117 autobus e sui 42 che saranno dotati di telecamere. Contestualmente partirà l’ordine delle telecamere mancanti per i mezzi sprovvisti del sistema di videosorveglianza.

«Attualmente il trasporto pubblico locale sconta una percezione negativa, progressivamente aumentata a causa della pandemia, ma l’investimento della Provincia di Reggio e i nuovi servizi ci aiuteranno a reagire per riacquistare la fiducia degli utenti  – spiega il Presidente di SETA Antonio Nicolini – Il sistema sarà attivato in tempi rapidi e andrà a valorizzare un sistema tecnologico già esistente. Si tratta di un investimento sul futuro a supporto della pianificazione e dei servizi di TPL di domani: una volta che l’applicazione della rete neurale sarà verificata anche in situazioni di maggiore congestione, oggi impensabili a causa dell’emergenza sanitaria, avremo un sistema quasi perfetto che aiuterà utenti, operatori e autisti a garantire maggiore efficienza a tutto il servizio».