Perché? Perché il 9 gennaio 1950 i poliziotti spararono ai manifestanti? Perché centinaia di giovani scesero in strada sapendo che rischiavano la vita? E’ questo il quesito che pone il manifesto “9 gennaio, oggi”, ideato e realizzato dal Collettivo FX come pezzo unico e affisso nello spazio di via Ciro Menotti, dalle Ex Fonderie Riunite di Modena, fino al 17 gennaio.

L’azione di arte urbana fa parte di un progetto partecipato che ha visto un ciclo di laboratori e incontri sul web per riflettere sui fatti del 9 gennaio 1950, quando sei persone furono uccise e oltre cinquanta ferite durante una manifestazione sindacale: una memoria collettiva che deve fare parte della costruzione del nostro futuro. Gli incontri del laboratorio che si è svolto tra ottobre e dicembre 2020 sono disponibili sul sito www.arcimodena.org e sul canale YouTube di Arci Modena. Il progetto nasce da un’idea del Collettivo FX ed è a cura di Arci Modena, Cgil Modena, Modena Sobborghi, Città Futura in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali UNIMORE, con il Vibra Club e con il contributo di Fondazione di Modena,

“Quello che abbiamo dipinto è una sintesi di quanto avvenuto il 9 gennaio 1950: un ragazzo colpito da un proiettile che cade a terra, un’immagine che è un invito a riflettere – spiega Simone Ferrarini del Collettivo FX -. Per questo ho messo la scritta perché: perché è avvenuta questa cosa? Perché della gente a sparato ad altri ragazzi? Perché i manifestanti sono scesi in strada sapendo che rischiavano la vita? Semplicemente una domanda grande sei metri per tre”. Il manifesto, realizzato a mano e affisso nello spazio di via Ciro Menotti, dalle Ex Fonderie Riunite di Modena, fa parte del calendario di appuntamenti a cura del Comune di Modena per ricordare, commemorare e riflettere sull’Eccidio delle Fonderie Riunite.