Ha usato una grata in ferro di un tombino per infrangere il finestrino della vettura che aveva intenzione di rubare. Grazie alla segnalazione di un cittadino giunta al 112, il topo d’auto è stato sorpreso da un equipaggio della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia all’interno dell’abitacolo dell’auto che stava rubando mentre era intento a collegare i fili del blocco d’accensione. Per questo motivo, con l’accusa di tentato furto aggravato, i carabinieri hanno tratto in arresto un 53enne originario di Genova e residente a Reggio Emilia ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. L’uomo, percettore del reddito di cittadinanza, ora rischia di perdere anche questo beneficio.

L’origine dei fatti ieri poco dopo le 17.00 quando una pattuglia della sezione radiomobile di Reggio Emilia su input dell’operatore in servizio al 112 allertato da un cittadino, interveniva nel parcheggio di via Pansa, meglio noto come “Gasometro”, dove era stato segnalato un uomo che servendosi in una grata in materiale ferroso stava infrangendo i vetri dei veicoli  parcheggiati. La pattuglia giunta sul posto, ovvero al piano terra del parcheggio multipiano, notava un’autovettura Fiat Panda con un uomo all’interno che con il capo chino era intento ad armeggiare sui fili del blocco di accensione. I militari rilevato che i vetri del finestrino anteriore lato guida della Panda erano totalmente in frantumi bloccavano il soggetto che alla luce della flagranza di reato di tentato furto veniva tratto in arresto. Dalla successiva ricognizione gli operanti constatavano che, oltre al vetro frantumato, anche la copertura in plastica posta sotto il volante che copre i cavi elettrici del quadro di accensione era stata divelta e danneggiata. Sul tappetino del sedile anteriore lato passeggero rinvenivano inoltre il tombino/grata utilizzato per frantumare il finestrino.

Veniva anche rilevato il danneggiamento di un’altra autovettura, ovvero di una BMW parcheggiata di fronte alla Panda che il topo d’auto aveva cercato di forzare nel tentativo, non riuscito, di accedere al suo interno. L’uomo, condotto in caserma, è stato ristretto a disposizione della Procura reggiana.