Foto di Ramon Grau da Pixabay

L’Amministrazione comunale di San Prospero, in collaborazione con la biblioteca, ha istituito un concorso i cui obiettivi sono contrastare gli stereotipi di genere, favorire il rispetto per una cultura della non discriminazione e promuovere la parità tra i sessi. Il concorso, pubblicato sul sito www.comune.sanprospero.mo.it, è rivolto a tutte le ragazze ed i ragazzi di San Prospero tra i tre ed i 18 anni.

Previste due categorie di concorrenti: dai tre ai dieci anni e dagli 11 ai 18 anni. Ogni concorrente potrà presentare un prodotto che rappresenti l’immagine delle donne e degli uomini d’oggi, dei condizionamenti che gravano su di essi, degli stereotipi che si creano nella famiglia, nel lavoro e nei media. Gli elaborati potranno essere: un disegno eseguito con tecnica a piacimento, una fotografia già stampata formato 20×30 cm od un video della lunghezza massima di due minuti. Il materiale non dovrà essere coperto da copyright. Per tutti i minorenni occorre una liberatoria firmata dai genitori che li autorizzi alla partecipazione. E’ necessario individuare un adulto che funga da referente dei gruppi per l’iscrizione al concorso. Nel caso in cui nelle immagini appaiano persone si dovrà ottenere dalle stesse una liberatoria per la pubblicazione.

Il primo premio della sezione dai tre ai dieci anni è uno SmartPad a 10 pollici, il secondo un microscopio digitale ed il terzo mattoncini Brick Trick. Per la sezione dagli 11 ai 18 anni, il primo premio è uno SmartPad a 10 pollici, il secondo una Action Camera ed il terzo una cuffia con microfono. Disegni e foto devono essere consegnati od inviati alla biblioteca comunale di San Prospero (via Chiletti 6/d) entro le 18.00 di sabato 27 febbraio 2021. I video devono essere inviati per mail a biblioteca@comune.sanprospero.mo.it entro la stessa data.

“La violenza di genere – commenta Eva Baraldi, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di San Prospero – è un problema dell’intera collettività e che assume proporzioni sempre più importanti. Dai dati ISTAT sappiamo che una donna su tre è vittima di violenza nell’arco della propria vita e che solo una donna su dieci denuncia la violenza subita. Le direzioni da seguire individuate nella Convenzione di Istanbul sono prevenzione e protezione delle vittime, oltre all’attività repressiva nei confronti dei colpevoli. Ma è anche indispensabile abbattere, attraverso educazione, conoscenza e formazione, stereotipi e pregiudizi radicati ed ancora troppo diffusi nella nostra società”.