Primi sopralluoghi all’ex Albergo Diurno di piazza Mazzini, da parte di chi partecipa all’avviso pubblico rivolto a Enti e associazioni del Terzo settore per assegnare la gestione dei servizi di accoglienza (culturali, informativi, di intrattenimento e tecnologici) che caratterizzeranno gli spazi. Le visite di questa mattina, giovedì 18 febbraio, obbligatorie per  chi partecipa al bando aperto fino al 20 marzo, hanno potuto svolgersi in una struttura dove gli ambienti si presentano già con arredi e impianti tecnologici e lavori di restauro ormai compiuti. I sopralluoghi si prenotano con le modalità indicate sul sito (www.comune.modena.it) dove si trova il bando con moduli e informazioni, le linee guida progettuali e gli standard di gestione minimi per le attività, e la possibilità, tra l’altro, di affittare gli spazi concessi (ad esempio noleggio sale).

La concessione è prevista per due anni, rinnovabili per altri due, a soggetti con capacità tecnico professionali adeguate alla struttura, che è caratterizzata da una forte identità per il centro storico e tutta la città e dovrà fornire servizi a turisti e cittadini, facendo da punto di riferimento anche per l’associazionismo culturale, commercianti e imprese. Previsto un canone di concessione annuale di 1.240 euro (Iva compresa, calcolato in base al Regolamento comunale), ma anche un contributo del Comune di 20 mila euro all’anno per i primi due anni di gestione a parziale copertura dei costi.

Al futuro gestore, singolo o associato, verranno concessi spazi per 173 metri quadri complessivi, arredati per un utilizzo modulare e già dotati di tecnologie digitali: attrezzatura multimediale (impianto audio/video, proiettori, tavolo touch screen) e possibilità di proiettare contenuti multimediali immersivi realizzati dal Comune. Un’ulteriore dotazione concessa riguarda l’arredo funzionale alle attività (box deposito bagagli, sedute sala riunioni e relax, postazioni ricarica cellulari e altro).

La selezione, da parte di una commissione, avverrà attraverso la valutazione di un progetto per la realizzazione di attività culturali, aggregative, di intrattenimento e digitali che valorizzino gli spazi e il centro storico. Richiesta anche l’organizzazione di un programma di attività, utilizzando la dotazione tecnologica presente. Nel piano di promozione dovranno essere comprese anche ipotesi di “naming” degli spazi, che dovranno essere collegate alla tradizione del luogo, alla proposta di identità, al posizionamento e alle caratteristiche dell’offerta di attività. Il Comune si riserva la facoltà di scegliere, sulla base del progetto selezionato, il nome definitivo da assegnare agli spazi concessi.