E’ ancora in fase di stallo la vertenza aperta dai sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil nei confronti di Holacheck, l’azienda che dal 2018 gestisce gli appalti delle biglietterie per il servizio di trasporto pubblico di Seta. Nella giornata di giovedì 18 febbraio si è tenuto un primo incontro presso la sede del Comune di Modena, utile ad intraprendere un percorso condiviso per dare risposte a quei lavoratori che, nell’ambito del territorio provinciale di Modena, hanno deciso di scioperare lo scorso 1° febbraio, per rivendicare una migliore organizzazione del lavoro, soprattutto nella gestione degli orari e nel rispetto della contrattazione nazionale e provinciale, oltre al tema del riconoscimento relativo all’indennità di locomozione, ovvero di trasferimento, tra una sede e l’altra della provincia.

Il drammatico taglio di ore, e quindi di salario, previsto dal capitolato di Seta sull’appalto rinnovato nel 2018, aveva già creato notevoli disagi per i lavoratori, i quali si erano visti ridurre le ore a disposizione e avevano subito una modifica contrattuale che li aveva portati dal contratto del Commercio a quello, ben più penalizzante, del Multiservizi, contratto per il quale manca il rinnovo da  ben otto anni e, ormai, sempre più utilizzato da quelle imprese che fanno del risparmio sul salario dei lavoratori un punto di forza e di maggiore competitività nel vasto mercato delle esternalizzazioni e dei servizi in appalto, anche in ambiti delicati e di pubblica utilità come il servizio delle biglietterie per il trasporto pubblico locale.

Al tavolo era presente anche la Filt-Cgil (il sindacato che segue i lavoratori del comparto Autoferrotramvieri), proprio per richiamare quelle responsabilità che sono, in casi come questo, sempre in capo ad una committenza che sfugge alle proprie responsabilità. Le Organizzazioni sindacali hanno accolto con favore l’interesse che l’Amministrazione comunale ha dimostrato sulla vertenza, apprezzando la volontà di mediare su un percorso all’interno del quale, a fronte del giusto servizio che va offerto alla cittadinanza, nulla può essere a discapito delle condizioni di lavoro. I lavoratori di Holacheck non hanno, al momento, alcuna intenzione di abbandonare lo stato di agitazione e, anzi, si rendono disponibili sin d’ora ad altre azioni di sciopero pur di rivendicare quelle condizioni che, oggi, appaiono con ulteriore chiarezza come legittimi e dovuti riconoscimenti di quanto disposto dalla contrattazione collettiva.

Lo sciopero non è mai una opzione semplice da percorrere, né deve sembrare una scelta pretestuosa quando il sacrificio, anche economico, riguarda lavoratori che faticano a guadagnare mille euro al mese, ma gli attriti di questi anni ed il mancato riconoscimento da parte dell’impresa della rappresentanza sindacale, non hanno agevolato i percorsi di confronto che hanno preceduto il tavolo di ieri.

Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil auspicano che il confronto possa proseguire nella sede convocata dalle istituzioni locali e che anche Seta possa, in un modo o nell’altro, essere coinvolta nella discussione, al fine di poter trovare accordi che mettano in sicurezza i diritti dei lavoratori in appalto, a prescindere da quale sia la gestione.

Pur rimanendo una vertenza complessa e dai toni ancora accesi, l’auspicio delle parti sindacali è quello che, ad un tavolo di questa rilevanza, si possano trovare le condizioni per raggiungere un accordo che vada nella direzione di garantire l’interesse di tutti, ovvero quello della garanzia di un servizio svolto con attenzione e qualità per il cittadino contestualmente alle giuste e dovute garanzie contrattuali ed economiche di un corretto inquadramento e trattamento per i lavoratori.