I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, durante i servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno proceduto all’identificazione di 652 persone e al controllo di 465 veicoli e una novantina di esercizi pubblici. Una ventina di persone sono state sanzionate per aver violato la normativa di riferimento, tra cui l’obbligo di indossare la mascherina di protezione, il divieto di spostarsi tra le ore 22:00 e le ore 05:00 e il rispetto del distanziamento sociale.

In particolare, a Bologna, i Carabinieri della Compagnia Bologna Centro hanno sanzionato tredici studenti universitari di età compresa tra i 18 e i 25 anni, residenti a Bologna e in altre Provincie d’Italia che avevano organizzato una festa pomeridiana in un appartamento di via delle Belle Arti.

Maxi controllo del territorio tra Imola e Medicina, dove i Carabinieri della Compagnia di Imola hanno eseguito vari controlli nelle piazze e allestito decine posti di controllo nelle principali arterie di collegamento, impiegando una trentina di militari, per verificare le motivazioni degli automobilisti in uscita dai Comuni di residenza. Una decina di persone sono state sanzionate per aver violato la normativa anti Covid-19, tra cui tre giovani che stavano giocando a calcetto in paese, non rispettando il distanziamento sociale e i clienti di un bar aderente all’iniziativa di protesta “Io Apro” che al momento del controllo, avvenuto alle ore 20:00 circa di ieri, si trovavano seduti nel locale. Tra i clienti c’era anche un 36enne italiano residente a Faenza che, oltre alla citata sanzione, è stato denunciato per aver violato le disposizioni dell’Autorità giudiziaria di Ravenna che gli imponevano di non allontanarsi dal comune di residenza.

Nella rete dei controlli ci è finito anche un automobilista ubriaco, 49enne italiano, al volante di una Citroën C3 che stava guidando con un tasso alcolico cinque volte superiore al limite previsto dalla legge, un 27enne sloveno ricercato dall’Autorità giudiziaria napoletana per la notifica di una misura cautelare (obbligo della presentazione alla Polizia giudiziaria) scaturita da un’indagine per contrabbando e un 43enne italiano, evaso dagli arresti domiciliari.