Nella giornata di ieri la Squadra Mobile di Bologna ha proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Bologna, Giudice Dott.ssa Zavaglia a carico del pregiudicato di 48 anni, L.B., originario di Lucera (FG), residente a Bologna da vent’anni. L’uomo, rintracciato presso la sua residenza, è ritenuto responsabile dei reati di lesioni personali aggravate, rapina e danneggiamento in concorso con altro soggetto rimasto ignoto, porto abusivo d’arma e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Pierini, sono state avviate a seguito della brutale aggressione, a colpi di spranga, perpetrata il 22 gennaio 2021 ai danni di un cittadino bengalese, dipendente di un minimarket situato nel quartiere Marco Polo.

Le investigazioni sono state condotte attraverso l’escussione di testimoni e l’analisi delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza installate nel negozio, ed hanno consentito di identificare il più attivo e violento dei correi in L.B., risultato essere l’autore materiale delle lesioni cagionate al negoziante bengalese e della rapina (una bottiglia di birra e 20€) attuata nell’occasione, unitamente al danneggiamento del negozio.

Fonte di prova principale, emersa a carico dell’arrestato, interveniva dall’attenta visione delle immagini registrate dove, nonostante l’attento travisamento attuato dai due  (pesantemente vestiti e coperti nel volto con mascherine, cappelli e cappucci), è stato rilevato un tratto unicamente riconducibile all’uomo, ovvero l’amputazione della falange del dito indice destro.

Le attività hanno inoltre permesso di accertare che alla base del violento fatto vi era un’azione ritorsiva attuata da L.B. ai danni del cittadino bengalese, responsabile di averlo poco prima denunciato alle Autorità per le minacce attuate e seguite al suo comportamento violento e prevaricatore.

Durante lo svolgimento delle indagini gli investigatori avevano già sottoposto a perquisizione l’abitazione dell’uomo, all’interno della quale era stato individuato un locale appositamente predisposto dove vi era una piantagione di marijuana composta da 12 piante in inflorescenza. La perquisizione portò al sequestro di oltre 1 kg. di stupefacente. Per quell’episodio L.B. venne denunciato in stato di libertà.