Un insospettabile, incensurato operaio siciliano residente nella bassa reggiana, aveva avviato una remunerativa illecita attività correlata alla compravendita di stupefacenti che i carabinieri della stazione di Gattatico hanno portato alla luce grazie ai dovuti approfondimenti investigativi. Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, i militari hanno tratto in arresto un 45enne catanese residente a Reggiolo, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. All’uomo i carabinieri hanno sequestrato circa due chili tra marijuana e hascisc, 12.000 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento (buste per sottovuoto e macchina sottovuoto).

L’arresto è figlio della capillare attività di controllo del territorio operata dai carabinieri di Gattatico che ha portato i militari ad apprendere che l’operaio aveva una parallela attività “imprenditoriale” nell’ambito delle sostanze stupefacenti. Fermato dai militari durante un controllo alla circolazione stradale, l’uomo è risultato non detenere alcunché di illegale e alla richiesta dei militari riferiva di avere a casa solo una modica quantità di sostanze stupefacenti che deteneva per uso personale. L’affermazione è stata smentita dall’esito della perquisizione domiciliare eseguita presso la casa dell’uomo dai carabinieri di Gattatico che rinvenivano, occultati in vari ambienti della casa (pensili della cucina, armadio posto nel balcone e garage) circa 900 grammi di marijuana e circa un chilo di hascisc. In una cassetta metallica rinvenuta nella camera da letto del 45enne i carabinieri rinvenivano la somma in contanti di 12.000 euro in contanti che veniva sequestrata in quanto ritenuta provento dell’illecita attività. I militari rinvenivano anche un bilancino di precisione, una ventina di buste per sottovuoto e apposita macchina per approntare i sacchetti con lo stupefacente.

Alla luce delle risultanze dell’attività svolta il 45enne veniva tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e ristretto a disposizione della Procura reggiana. Nei guai finiva anche la compagna, una 42enne calabrese convivente con l’uomo, denunciata per concorso in detenzione ai fini di spaccio, essendo consapevole dell’illecita attività, avendo cercato di sviare l’attività dei carabinieri durante la perquisizione in quanto alla pari del compagno ha negato di essere in possesso di una cantina e di un garage, evidentemente consapevole di quanto illegalmente detenuto.