Sono 127 i chilometri di strade provinciali che saranno trasferite ad Anas nei prossimi giorni non appena sarà sottoscritto il verbale di consegna tra la Regione e Anas, che ne assumerà la proprietà e la gestione, mentre un tratto di Statale 12 dell’Abetone di circa 25 chilometri, tra il bivio con la strada provinciale 40 a Lama Mocogno e l’innesto con la strada provinciale 324 a Pievepelago, diventerà di competenza provinciale, insieme a tre case cantoniere ubicate lungo il tratto stradale.

All’Anas passano la strada provinciale 413 Romana sud, da Modena al confine reggiano a Carpi, la provinciale 468 dal confine ferrarese all’innesto con la provinciale 568 a San Felice, tutta la provinciale 568 da San Felice a Ravarino, la strada provinciale 569 dall’innesto con la provinciale 623 Vignolese, fino al confine bolognese, l’intera provinciale 623 Vignolese da Modena a Bologna; viene inoltre ceduto il tratto della Modena-Sassuolo da Baggiovara a Casinalbo di competenza provinciale; in Appennino saranno trasferite la provinciale 40 di Vaglio a Lama Mocogno e la sua prosecuzione sulla provinciale 324 fino a Pievepelago.

Illustrando il provvedimento al Consiglio provinciale, lunedì 29 marzo, il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei ha affermato che «si tratta di un importante cessione, prevista da un accordo tra Regione Emilia-Romagna e  Governo, per la riclassificazione delle arterie stradali di interesse interprovinciali che collegano il territorio modenese a Reggio Emilia e Bologna, considerate di interesse nazionale; analoghi accordi sono stati sottoscritti in diverse regioni. Per quanto ci riguarda – prosegue Tomei – consegniamo strade in buono stato di manutenzione, dopo che Anas ce le affidò vent’anni fa, e ci impegniamo fin da ora a controllare che la stessa Anas garantisca tutte le manutenzioni e gli investimenti necessari. L’acquisizione di un importante tratto di statale 12  in montagna e di tre case cantoniere, su cui valuteremo l’utilizzo, rappresenta un traguardo per la riqualificazione dei collegamenti appenninici, fondamentali per il rilancio del territorio».

Sulla provinciale 623 la Provincia di Modena ha recentemente concluso un intervento di adeguamento stradale e messa in sicurezza del tratto tra il casello di Modena Sud e Spilamberto, mentre sulla 413 a San Pancrazio sono in corso di ultimazione lavori di allargamento stradale e ridefinizione dell’innesto con la provinciale 13 per Campogalliano, per alleggerire i carichi di traffico in quella zona. Per i due interventi la Provincia ha investito complessivamente oltre cinque milioni di euro.

La cessione delle strade riguarda anche un tratto di Modena-Sassuolo, sul quale Tomei sottolinea «come sia sempre stato tenuto in ottime condizioni, a dimostrazione che la Provincia eroga servizi di grande qualità ed opera con efficienza su strade e scuole. Per noi non si tratta di un risparmio ma avremo più risorse da destinare alla nostra rete».

Il trasferimento delle strade comporterà una riduzione complessiva dei chilometri in gestione alla Provincia dagli attuali 1.026 a 928. Ad eccezione della provinciale 40 e del tratto di Modena-Sassuolo, tutte le altre arterie sono di proprietà provinciale dal 2001, mentre in precedenza erano di competenza Anas.

LE STRADE PROVINCIALI CEDUTE AD ANAS

Le strade provinciali modenesi che passeranno all’Anas sono state individuare in quanto di interesse interprovinciale e regionale.

Nell’elenco figurano la strada provinciale 623 del Passo Brasa, la dorsale che collega l’Appennino est tra il fiume Panaro ed il torrente Samoggia, con la pianura. Fu realizzata dopo l’unità d’Italia utilizzando in parte percorsi esistenti, anche antichi, in parte aprendone nuovi. Il tratto modenese della provinciale misura complessivamente 54 chilometri, a cui vanno aggiunti tre chilometri all’interno del comune di Vignola e quasi 11 in provincia di Bologna, per uno sviluppo di oltre 68 chilometri, che attraversano i comuni di Modena, Spilamberto, Vignola, Savignano, Guiglia, Zocca e Montese, oltre a Castel d’Aiano nel bolognese.

La strada provinciale 13 Romana (tratto da Modena a Carpi), chiamata “Romana” a partire dal suo passaggio all’Anas negli anni sessanta e così denominata fino ad oggi, è di origine antica e ricerche topografiche confermano l’ipotesi di una coincidenza con un tratto del collegamento tra Modena e Ostiglia, menzionato nell’Itinerarium Antonini, una lista di percorsi di epoca romana. Nel secondo dopoguerra, la Provincia esegue i lavori della variante a Novi e dagli anni sessanta la strada venne ceduta ad Anas, che realizzò numerosi interventi di adeguamento nel territorio comunale di Modena, in particolare quelli funzionali al collegamento con la dogana di Campogalliano e l’Autobrennero, nella zona di San Pancrazio, attualmente oggetto di ulteriori lavori di adeguamento stradale.

La strada ha uno sviluppo complessivo di oltre 32 chilometri, sei dei quali in gestione al Comune di Carpi e il tratto che sarà ceduto ad Anas, compreso tra il confine modenese e Carpi, è di poco superiore a 11 chilometri.

La provinciale 468 di Correggio collega Carpi a Finale Emilia; è costituita da due strade preesistenti all’unità d’Italia e provincializzate nel 1866, subito dopo la creazione dell’Ufficio tecnico provinciale: la strada della Motta e quella di San Felice per Ferrara. Nel 1954 quest’ultima strada venne definita come “la più importante traversale della bassa pianura modenese e arteria di grande traffico” e nel 1965, nell’anno del loro passaggio allo Stato, le due strade vennero unificate e denominate strada statale 468 di Correggio.

Lo sviluppo complessivo dell’arteria è di 53 chilometri, sette dei quali ci competenza del Comune di Carpi. Dei restanti 46 chilometri, circa 21 passeranno nuovamente sotto la gestione di Anas.

La provinciale 568 di Crevalcore collega i comuni di San Felice sul Panaro, Camposanto e Crevalcore, in provincia di Bologna; venne realizzata sull’area di sedime della precedente arteria intercomunale che collegava le località di Perossaro, Camposanto e Muzza, anche grazie al ponte sul fiume Panaro a Camposanto, realizzato dalla Provincia nel 1913. La Provincia di Modena prese definitivamente in carico l’arteria nel secondo dopoguerra, assegnandogli il nome di “strada provinciale 568 di Crevalcore”, fino a quando, negli anni sessanta, passò sotto la competenza di Anas che ne curò la manutenzione fino al 2001, anno di ritorno  alla Provincia.

Lo sviluppo complessivo dell’arteria, nel tratto modenese, è di 11 chilometri, ed è interamente ceduto ad Anas.

La provinciale 569 di Vignola collega Pozza di Maranello al confine bolognese verso Bazzano, attraversando gli abitati di Solignano nuovo, Cà di Sola, Vignola e Savignano sul Panaro. E’ un’arteria ad alta densità di  traffico e caratterizzata da alcune importanti infrastrutture come il ponte Muratori sul fiume Panaro, a Vignola, il ponte di Cà di Sola sul torrente Guerro e il ponte Rosa sul torrente Tiepido, risalente al 1862.

La strada, oggetto di varianti nel corso degli ultimi anni ha uno sviluppo complessivo di oltre 21 chilometri, tutti di competenza provinciale con l’eccezione della tratto all’interno del comune di Vignola, di quasi due chilometri, e verrà interamente ceduta ad Anas.

IN APPENNINO LA SP 40 PASSA ALL’ANAS – ALLA PROVINCIA LA SS 12 DA LAMA MOCOGNO A PIEVEPELAGO

In Appennino il passaggio di competenze dalla Provincia all’Anas riguarda la strada provinciale 40 di Vaglio che parte dall’incrocio con la statale 12 a Lama Mocogno per terminare dopo dieci chilometri a Magrignana nel comune di Montecreto sulla provinciale 324.

E’ considerata un’alternativa alla via Giardini per accorciare il tragitto tra Modena e Pievepelago, anche grazie alla galleria di Strettara, realizzata dalla Provincia nel 1992 e al più recente ponte sul torrente Scoltenna, aperto al transito nel 2002.

Lungo la provinciale vi sono altri manufatti significativi, come il ponte sul Rio Becco, il ponte sul Fosso Merlo, il ponte sul Rio Magrnignana e quello sul Rio Carnale.

Con il passaggio della provinciale 40 all’Anas la Provincia acquisisce la competenza sul tratto della statale 12, lungo circa 25 chilometri,  da Lama Mocogno a Pievepelago, attualmente gestito da Anas, insieme a tre case cantoniere.