L’emergenza sanitaria ha comportato un incremento delle richieste al difensore civico provinciale sui temi legati al welfare e ai servizi offerti dai Comuni alle persone in difficoltà; le richieste, inoltre, hanno fatto emergere situazioni nuove di famiglie che prima della pandemia non avevano evidenziato particolari problemi.

E’ quanto emerge dalla relazione del difensore civico provinciale sull’attività del 2020, presentata lunedì 29 marzo al Consiglio provinciale;  sono 31 (in linea con gli scorsi anni) le istanze affrontate nel 2020 dall’avvocata Patrizia Roli che opera anche per conto di 25 Comuni convenzionati e l’Unione dei Comuni dell’area nord; a queste si aggiungono decine di richieste di cittadini che si sono rivolti al servizio anche solo per chiedere una consulenza sui servizi comunali, chiarimenti o un consiglio informale su atti e procedure della pubblica amministrazione.

Il servizio durante l’emergenza Covid-19 non si ferma, adeguando le modalità di accesso alle misure di sicurezza e contenimento dell’epidemia; attualmente, ha spiegato Roli, ai cittadini sono fornite spiegazioni telefoniche con la possibilità di un incontro solo nel caso sia necessario per approfondire le problematiche.

Tra i temi delle richieste figurano gli affitti agevolati, i buoni spesa, ma anche lo snellimento di procedure burocratiche; inoltre c’è chi chiede chiarimenti sull’installazione di impianti telefonici, sui regolamenti di polizia mortuaria, le tariffe dell’acqua, la viabilità, i tributi comunali, oppure chi chiede chiarimenti sugli interventi di ristrutturazione connessi con il bonus edilizia, sulla raccolta dei rifiuti, fino alle richieste di accesso agli atti su diversi temi,  «tema particolarmente complesso – ha sottolineato Roli – ma in genere abbiamo verificato la disponibilità dei Comuni a soddisfare  le richieste nel rispetto della normativa».

Nel corso della presentazione Roli ha ribadito che Modena è l’unica Provincia della Regione ad aver istituito il difensore civico territoriale ai servizio dei Comuni, una figura che da valorizzare che contribuisce ad aumentare la fiducia nei confronti della pubblica amministrazione, garantendo trasparenza e partecipazione.

I Comuni modenesi che usufruiscono del difensore civico della Provincia con il ricevimento nella sede dell’ente (senza oneri per il Comune stesso) sono Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Cavezzo, Concordia, Fanano, Fiorano, Formigine, Frassinoro, Marano, Medolla, Mirandola, Montecreto, Montefiorino, Montese, Nonantola, Prignano, San Cesario, San Felice sul Panaro, Sassuolo, Savignano, Spilamberto e Zocca;  altri hanno aderito al difensore civico regionale, dopo la soppressione dell’obbligatorietà del servizio nei Comuni.

Il Comune di Modena usufruisce del difensore civico della Provincia con una frequenza di sette ore settimanali nella sede comunale (i dati non comprendono questa attività).

Al termine della discussione è emerso l’apprezzamento del Consiglio per il servizio svolto, anche da parte dei Comuni; l’incarico a Patrizia Roli prosegue fino al 30 aprile 2022 con un compenso di 12 mila euro lordi all’anno.

 

AL SERVIZIO DEI CITTADINI CONTRO RITARDI E ABUSI

Compito del difensore civico è garantire l’imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione; può intervenire su abusi, ritardi o per accertare la regolarità di un procedimento amministrativo.

Il difensore civico della Provincia riceve il martedì, dalle ore 10 alle 15, tramite appuntamento, nella sede della Provincia in viale Martiri della Libertà 34 a Modena, nel rispetto delle misure di prevenzione sicurezza contro la diffusione del Covid-19.

Per fissare un appuntamento occorre telefonare al numero 059 200199 dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12.30, oppure tramite posta elettronica all’indirizzo difensore.civico@provincia.modena.it.