Svolgeva l’attività di venditore ambulante, proponendo in strada oggetti di bigiotteria e capi di abbigliamento, ma non aveva il titolo per farlo un 21enne fermato dalla Polizia locale di Modena nell’ambito dei controlli effettuati negli ultimi giorni tra viale Gramsci e il parco XXII aprile, col supporto del cane Pit dell’unità cinofila, grazie anche alle segnalazioni del gruppo di Controllo di vicinato e dei residenti. Per il 21enne, fermato proprio in viale Gramsci, è scattata una sanzione amministrativa da oltre 5mila euro, mentre nell’area verde sono stati sorpresi quattro giovani intenti a giocare a carte, creando un assembramento in violazione alle norme anti-Covid.

Il valore della merce sequestrata al venditore abusivo, un pakistano che vive nelle vicinanze, ammonta a circa 3mila euro. Oltre alla multa da 5.264 euro, è stato emesso a carico del 21enne, regolare in Italia e con alcuni precedenti, anche l’ordine di allontanamento “Daspo urbano”, col quale possono essere sanzionate, in base al Regolamento di polizia urbana, situazioni di degrado in cosiddette aree sensibili; se la misura non dovesse essere rispettata, potrebbe essere inasprita dall’autorità giudiziaria. La sanzione per l’assembramento al parco XXII aprile, invece, ammonta a 400 euro per ciascuno dei quattro giovani identificati, cittadini nigeriani con età compresa tra 20 e 25 anni, residenti in città e in regola col permesso di soggiorno.

Inoltre, gli operatori hanno svolto pure una serie di controlli di polizia stradale nelle zone Sacca e Sant’Anna finalizzati ad accertare il rispetto delle norme del Codice della strada e delle disposizioni contro la diffusione della pandemia, in particolare le motivazioni alla base degli spostamenti che sono ammessi solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità e ragioni di salute. Cinquanta sono stati i veicoli controllati, i cui conducenti erano in regola, mentre è stato sanzionato un 33enne bulgaro, residente nel Modenese da pochi mesi, fermato in via Nonantolana al volante di una Fiat Punto intestata a una società della Bulgaria. Il veicolo, infatti, non era stato reimmatricolato alla Motorizzazione civile nonostante la legge vieti, a chi ha stabilito la residenza in Italia da almeno 60 giorni, di circolare con mezzi immatricolati all’estero (a meno che non siano in leasing, locazione o comodato). Di conseguenza il 33enne è stato sanzionato amministrativamente con un verbale da 712 euro e la Punto è stata sequestrata. Ora l’uomo ha sei mesi di tempo per reimmatricolare l’auto in Italia; in caso contrario, scatta la confisca.